Il principale obiettivo nel calcio, come sappiamo, è fare un gol in più dell’avversario: il metodo per aumentare le chances di segnare
‘Gol‘ è una parola di sole tre lettere, ma che nasconde al suo interno un mondo e una gamma di emozioni uniche al mondo e difficili da spiegare. Una palla che entra in rete può decidere in positivo o in negativo i destini delle squadre di calcio. Ed è naturalmente il fine ultimo del gioco più amato dagli italiani e probabilmente in tutto il mondo.

Vince chi fa un gol in più, lo sappiamo bene, e d’altro canto gli avversari si adoperano per evitare di subirne, con meccanismi difensivi sempre più sofisticati. Nel corso del tempo, non per caso, il numero complessivo di reti segnate è diminuito, rispetto agli anni in cui il calcio non era ancora così iper specializzato come oggi. Ma il modo per aumentare le possibilità di fare gol esiste e adesso ha una base scientifica.
La ‘formula’ del gol esiste: lo studio sugli ultimi 30 anni di calcio
Una vera e propria ‘formula’ del gol che è stata trovata analizzando gli ultimi 30 anni di calcio in Premier League, da parte di un team di studiosi.

I ricercatori della Norwegian School of Sport Sciences hanno analizzato filmati interminabili di partite e schemi di gioco. Concludendo che per fare (quasi) sempre gol sarebbe fondamentale innanzitutto concentrarsi non sul pallone, ma sul movimento degli avversari intorno a noi. Addirittura, il pallone, nei 10 secondi precedenti alla partenza del passaggio del nostro compagno di squadra, non dovrebbe essere minimamente guardato per praticare questo tipo di osservazione.
Erling Haaland, uno che di senso del gol se ne intende: ecco quale è il suo segreto
Forse non è un caso che la ‘macchina da gol’ più perfetta in questo momento al mondo sia un giocatore norvegese. Parliamo naturalmente di Erling Haaland, che sta vivendo una annata da record con il Manchester City e sembra destinato a replicarla ripetutamente in futuro.
Con 23 anni ancora da compiere, Haaland pare avere oltretutto ancora grandi margini di miglioramento. Dai filmati emergerebbe che molti suoi gol nascerebbero soprattutto dall’osservazione dei movimenti degli avversari, che gli farebbero scegliere quasi sempre la giocata giusta e gli eviterebbero molto spesso di finire in fuorigioco. Numeri alla mano, il norvegese è praticamente infallibile: 48 reti in 42 partite ufficiali in stagione, e non è ancora finita…