Rischiano di compromettere l’intero ecosistema marino: i pesci alieni sono pericolosissimi. L’attenzione è massima e la paura non manca per le conseguenze provocate dal loro arrivo.
Dal Canale di Suez sono giunti nel Mediterraneo e adesso per gli esperti la paura è altissima. Si tratta di quattro specie aliene, alcune delle quali estremamente invasive e in grado di mettere a rischio gli altri esemplari che vivono nei mari.
![Quali sono i pesci alieni nel Mediterraneo](https://www.inews24.it/wp-content/uploads/2024/04/Mare-pesci-inews24.it-13042024.jpg)
Sono stati avvistati frequentemente e, proprio per questo motivo, la preoccupazione aumenta. Le specie in questione sono state argomento della campagna promossa dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) dal titolo “Attenti a quei 4“.
Dal Canale di Suez al Mediterraneo: quali sono i pesci alieni che preoccupano gli esperti
Il laboratorio del CNR ha segnalato la presenza di quattro specie aliene, ossia: pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Grazie alla campagna, la cittadinanza è stata invitata a riconoscere e segnalare gli avvistamenti.
![Come riconoscere i pesci alieni in mare](https://www.inews24.it/wp-content/uploads/2024/04/Pesce-scorpione-inews24.it-13042024.jpg)
Le quattro specie aliene sono invasive e hanno già creato numerosi problemi sulle coste vicino all’Italia (e non solo). Minacciano l’ecosistema del Mediterraneo a causa dei mari sempre più caldi che favoriscono, di conseguenza, il loro arrivo. Una delle più pericolose è quella del pesce palla maculato, conosciuto anche con il nome di Lagocephalus sceleratus.
Il suo consumo, infatti, è tossico (anche dopo la cottura) a causa di una letale neurotossina. Questo pesce ha denti possenti, che provocano morsi dolorosi, e può arrivare anche a 40 centimetri. Nessun problema, invece, per il pesce scorpione (Pterois miles): è possibile mangiarlo e farlo significa contribuire a supportare la biodiversità dei mari.
La campagna “Attenti a quei 4” è stata lanciata da ISPRA e da IRBIM (Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del CNR) e segnala, oltre a quelle già menzionate, due specie di pesce coniglio. Sia quello scuro (Siganus luridus) che quello striato (Siganus rivulatus) hanno colonizzato i mari e sono diventati entrambi pericolosi dopo il loro arrivo dal Canale di Suez.
È necessario, in caso di avvistamento, documentare tutto con video e foto della specie marina per poi segnalare l’accaduto ai tecnici ISPRA e CNR-Irbim. Sono due le modalità che si possono seguire: inviare un messaggio WhatsApp al numero +39 3204365210; oppure postare le immagini nel gruppo Facebook Oddfish e utilizzare l’hashtag #Attenti4.