Omicidio Tatarsky, identificato il complice di Trepova. Mosca: “Organizzato dai servizi speciali di Kiev”

Secondo Mosca, "Denyson è arrivato da Kiev attraverso la Lettonia nella regione della capitale nel febbraio 2023 su richiesta dei servizi segreti ucraini, dove ha raccolto informazioni sullo stile di vita e sui luoghi di residenza di Tatarsky".

Funerali di Vladlen Tatarsky - Foto di Ansa Foto
Funerali di Vladlen Tatarsky – Foto di Ansa Foto

L’Fsb e il Comitato investigativo della Federazione russa hanno identificato un presunto complice di Daria Trepova, responsabile della morte del blogger militare russo Vladlen Tatarsky.

Si tratta di un “membro del gruppo ucraino di sabotaggio e terrorismo, un cittadino ucraino Yuriy Denisov, nato nel 1987″. La notizia arriva dal servizio stampa dell’Fsb all’agenzia Tass. Secondo gli investigatori, avrebbe fornito “l’ordigno esplosivo camuffato da busto in gesso” a Daria Trepova, “tramite un servizio di corriere espresso” e “un intermediario”. 

Chi è Yuriy Denisov

Secondo Mosca, “Denyson è arrivato da Kiev attraverso la Lettonia nella regione della capitale nel febbraio 2023 su richiesta dei servizi segreti ucraini, dove ha raccolto informazioni sullo stile di vita e sui luoghi di residenza di Tatarsky”. La nota aggiunge anche che “a tal fine ha acquistato un’auto e affittato un appartamento vicino al luogo in cui viveva. Dopo l’attacco del 3 aprile, Denisov è volato dalla Russia alla Turchia passando per l’Armenia”. 

Mosca: “Omicidio Tatarsky organizzato dai servizi speciali ucraini”

Il Cremlino ha inserito l’uomo nella lista dei ricercati internazionali. Il servizio stampa dell’Fsb riferisce ancora all’agenzia Tass: “Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) insieme al Comitato investigativo e alle autorità di polizia, ha stabilito che a organizzare l’attacco terroristico del 2 aprile 2023 a San Pietroburgo, che ha ucciso il corrispondente militare Vladlen Tatarsky e ferito oltre 50 persone, sono stati i servizi speciali ucraini e i loro agenti, anche tra i membri dell’opposizione russa nascosti all’estero”.