
Questa mattina è scoppiato un vasto incendio in un’azienda di solventi a San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara. Le cause sono ancora ignote. Un’alta nube di fumo nero e maleodorante era visibile in tutta la città.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Nello stabilimento, al momento dell’incendio, c’era una trentina di persone che sono riuscite a mettersi al sicuro.
Evacuate le case nel raggio di 500 metri
Le forze dell’ordine hanno deciso di far evacuare le abitazioni nel raggio di 500 metri dalla fabbrica. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto fiamme alte almeno 50 metri e di aver sentito ripetute esplosioni. Il calore ha fatto saltare in aria i tombini degli scarichi stradali.
La nube si sta spingendo nella zona centrale della città. “Stiamo seguendo la situazione minuto per minuto, in collegamento con prefettura e Arpa. Siamo in attesa di avere notizie certe, ma è chiaro che c’è preoccupazione. Il consiglio che stiamo dando è di tenere chiuse le finestre”, ha detto l’assessore alla Sicurezza del Comune di Novata Raffaele Lanzo.
Arpa: “Non ci sono situazioni di pericolo”
I rilievi dell’Arpa “non hanno evidenziato situazioni di pericolo” nell’area attorno all’incendio. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenute due squadre dell’Arpa che è “in stretto contatto con la Prefettura di Novata e con i sindaci dei Comuni di Novara e di San Pietro Mosezzo per la gestione dell’emergenza”.
L’appello del sindaco
Anche il sindaco Alessandro Canelli, in una nota, ha raccomandato di tenere le finestre chiuse. “L’incendio è ancora in corso. È sotto controlli da parte dei vigili del fuoco, ma ovviamente si è alzata una colonna di fumo che potrebbe creare rischi sotto il profilo ambientale e della salute. Sentite Arpa e Prefettura, si raccomanda alla cittadinanza, in attesa dei risultati delle analisi che dovranno essere fatte sull’impatto dell’evento, di tenere le finestre chiuse e se non assolutamente necessario, di rimanere in casa. La raccomandazione vale a maggior ragione per le scuole e gli istituti scolastici della città: è molto importante che i bambini rimangano in classe con le finestre chiuse”.