
Riforma delle pensioni: non c’è l’accordo e per questo il governo Meloni starebbe valutando l’ipotesi di prorogare Quota 103 per un anno.
Riforma pensioni: i dubbi su Quota 41
Il nodo da sciogliere sono le coperture e tra l’ipotesi allo studio c’è Quota 41 voluta dalla Lega, che prevede la pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. L’opzione premia chi ha cominciato a lavorare da giovanissimo ma allo stesso tempo potrebbe costare all’Inps più di 4 miliardi il primo anno, fino a 74 miliardi in dieci anni. Secondo una buona parte della maggioranza sono troppi.
A favore di Quota 41 si sono espressi anche Cgil, Uil e Cisl. Il dibattito è aperto e oggi, venerdì 17 marzo la premier Meloni ha partecipato al Congresso della Cgil che tra i temi prevede anche le pensioni.
Potrebbe quindi, come detto, essere prorogata per un anno Quota 104, che prevede la pensione a 62 anni e 41 di contributi. L’opzione di pensionamento anticipato potrebbe interessare poco più di 41mila lavoratori per una spesa di oltre 2 miliardi tra il 2023 e il 2025.