
L’Ue ha annunciato nuove sanzioni a Mosca del valore di 11 miliardi di euro. “Proporremo un decimo pacchetto di misure. Con nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Questo pacchetto ha un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Proporremo, tra l’altro, restrizioni all’asportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri”.
Sono le parole di Ursula von der Leyen durante l’intervento al Parlamento europeo. Le sanzioni arriveranno in occasione dell’anniversario della guerra in Ucraina, il 24 febbraio. “Per la prima volta proponiamo di sanzionare anche le entità iraniane, comprese quelle legate alla Guardia Rivoluzionaria iraniana”, ha specificato la presidente della Commissione Ue.
Borrell: “La guerra si deciderà questa primavera e questa estate”
Sulla stessa linea, anche Josep Borrell, Alto Rappresentante per la Politica estera, che ha esortato di aumentare gli aiuti a Kiev: “Abbiamo sostenuto l’Ucraina sul piano militare, economico, finanziario e diplomatico. Abbiamo fatto il massimo ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra come nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace, bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. Non solo dobbiamo continuare con gli aiuti, ma dobbiamo aumentarli”. Borrell ha aggiunto: “La guerra si deciderà questa primavera e questa estate”.
Ucraina, Tajani: “Nessun ripensamento in Italia: sosterremo Kiev”
Anche l’Italia conferma la linea del sostegno a Kiev. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che il governo è “saldamente ancorato all’Ue, agli Usa, all’Occidente”. Per adesso però, aggiunge il capo della Farnesina, non ci saranno nuovi decreti.
“Noi vogliamo la pace in Ucraina. Ma a un anno dall’inizio di questa disastrosa guerra che ha provocato migliaia di morti, sappiamo che la si può raggiungere solo continuando ad armare l’esercito di Kiev. L’Italia sta dalla parte del popolo ucraino e farà di tutto perché la soluzione finale non sia una resa sotto l’oppressore russo. Per essere chiari: il governo nel quale sono ministro degli Esteri e vicepremier è saldamento ancorato all’Europa, agli Stati Uniti e all’Occidente, ha detto il ministro in un’intervista a La Repubblica.
“L’Italia non ha alcun ripensamento, lavora per la pace e per l’indipendenza dell’Ucraina, al fianco della Nato e dell’Europa. Questo non vuol dire che invieremo armi in grado di attaccare la Russia, non siamo certo contro il popolo russo, ma sosteniamo appieno Kiev e la sua resistenza”.
Per ora nessun nuovo decreto è in preparazione
Tajani ha ricordato che “il Parlamento ha autorizzato l’invio e abbiamo già varato il sesto decreto nelle scorse settimane. Io e il ministro Crosetto lo abbiamo illustrato in modo approfondito al Copasir. Ora stiamo lavorando con i francesi per inviare al più presto un sistema di difesa aerea. Un nuovo decreto non è in preparazione. Ma in ogni caso Forza Italia lo voterebbe”.
Ucraina, Lavrov: “Falliti i tentativi di isolare la Russia”
L’Occidente “vuole trasformare la Russia in uno Stato canaglia”, ma “non è riuscito a isolarci“. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un discorso alla Duma e sottolineando che “si stanno rafforzando i legami con la Cina”.
Secondo il ministro del Cremlino, “i tentativi di isolare la Russia sono falliti e anche i nostri nemici devono ammetterlo”, ricordando che Putin mette in atto una “politica estera finalizzata al rafforzamento della difesa negli interessi nazionali, ma anche della cooperazione internazionale”.
Il ministro russo Lavrov aggiunge che “lo scopo di questa guerra non è solo sconfiggere il nostro Paese sul campo di battaglia, distruggendo l’economia russa, ma anche circondarci di un cordone sanitario, trasformandolo in una specie di Paese emarginato”.
Intanto cresce l’allarme per una nuova offensiva di Mosca, prima che Kiev riceva nuovi aiuti dall’Occidente. Il Cremlino ha posizionato aerei sul confine, mentre sul Baltico ha inviato navi con armi nucleari.