
Elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Ai nostri microfoni, il deputato Stefano Benigni, coordinatore nazionale giovani di Forza Italia, commenta i risultati del centrodestra. “Una vittoria evidentemente schiacciante che in Lombardia ha confermato il buon governo del centrodestra in questi cinque anni, nonostante la pandemia. Gli elettori hanno riconfermato la fiducia al presidente uscente Attilio Fontana e alle liste che lo hanno sostenuto, con un risultato ben oltre le aspettative che è addirittura migliorato rispetto a cinque anni fa. Per quanto riguarda il Lazio, il discorso è opposto: evidentemente gli elettori non hanno apprezzato il lavoro del centrosinistra in più di dieci anni e hanno portato il centrodestra ad ottenere un risultato importante, confermando la presidenza a Francesco Rocca e alle liste che lo sostenevano”.
Emerge però il dato dell’astensionismo, tanti cittadini non hanno votato. Perché e cosa può fare la politica per convincerli a votare?
“Penso che ci siano più livelli su cui ragionare. Il primo è che gli elettori sono tendenzialmente più affezionati al voto politico. Quando politiche e regionali avvengono in concomitanza, i numeri dell’affluenza sono in linea, anche se alle elezioni di settembre abbiamo registrato una flessione. Il secondo livello di ragionamento riguarda la mancanza di proposte politiche che possano far sentire rappresentate una larga scala di elettori. La politica deve interrogarsi su questo dato, perché se sempre meno cittadini si recano alle urne è una sconfitta per tutta la politica. Il terzo livello di ragionamento è che quando non si vota, si decide di non scegliere ed affidare ad altri questo compito. Anche questo è sbagliato. Chi pensa di non votare per manifestare un dissenso, fa un errore, perché in questo modo la politica viene scelta da una piccola parte di italiani che decidono anche per altri, ed è sbagliato. Nei prossimi anni dovremo trovare dei meccanismi per incentivare maggiormente le persone a recarsi alle urne: questa è una responsabilità della politica tutta”;
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che il risultato delle elezioni regionali rafforza l’azione di governo. Su quali temi?
“Sono convinto che il risultato del voto sia frutto sia dell’apprezzamento del governo nazionale, sia della proposta emersa dai territori. Quindi da un lato è dovuto al buon governo che in questi mesi la coalizione di centrodestra ha portato avanti, a partire dalla legge di Bilancio. Ma dall’altro, questo risultato è frutto di un lavoro fatto sui territori dai candidati di tutte le liste e dalla proposta politica che veniva dai singoli territori. La Lombardia ha istanza diverse dal Lazio. È vero che sono emersi risultati simili, ma è anche vero che in Lombardia il centrodestra ha governato cinque anni e gli elettori l’hanno apprezzato, mentre in Lazio non ha governato negli ultimi dieci anni ed ha vinto grazie alla coerenza e alla compattezza della coalizione. Perché se ci si presenta divisi come ha fatto il centrosinistra, gli elettori tendono a penalizzare”;
Come esce Forza Italia da queste elezioni?
“Il risultato di Forza Italia ci vede protagonisti e determinanti sia in Lombardia che in Lazio. È stato confermato il dato elezioni politiche e non era assolutamente scontato. Storicamente alle regionali le liste dei partiti politici tendono a perdere consenso in virtù del fatto che sono presenti le civiche dei presidenti che tendono a erodere le preferenze ai partiti. Per quanto riguarda Forza Italia, questo non è successo e si deve alla campagna elettorale portata avanti dal presidente Silvio Berlusconi che è sceso in campo ancora un volta in prima persona, e al lavoro fatto dai candidati sui territori, che hanno dimostrato di aver molti consensi. Tanti candidati hanno fatto il pieno di preferenze, grazie anche al supporto del movimento giovanile che ha lavorato per ottenere questo risultato”.