
Ai microfoni di iNews24, il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Carlo Doglioni, spiega le cause del terremoto tra Siria e Turchia avvenuto questa notte e che ha provocato oltre mille vittime.
La situazione di queste ore è drammatica. Le altre scosse dopo la prima di magnitudo 7.8, non sembrano affatto scosse di assestamento. Ce n’è stata infatti un’altra di 7.5 e una di 5. Cosa sta succedendo?
“Sono scosse che rientrano nella normale evoluzione della sequenza di una magnitudo così importante come quella di oggi”;
Cosa potrebbe aver scatenato questo evento sismico così importante, che ha causato migliaia di vittime tra Siria e Turchia?
“Quello che determina tutti i terremoti: un accumulo di energia nel corso dei secoli. Le placche esterne della Terra si muovono l’una rispetto all’altra, in questo caso in orizzontale. È quello che viene chiamato meccanismo focale del terremoto. Secondo i dati che abbiamo adesso, la faglia si è attivata almeno 150 chilometri, spostandosi di tre metri. Questo è accaduto in pochissimi secondi, decine, scatenando il terremoto di questa magnitudo. Stiamo parlando di un’area di 20-30mila chilometri quadri. Pensi che il Centro Italia, con tutte le scosse dal 24 agosto al 18 gennaio, ha avuto un’area epicentrale di circa 1.200 chilometri quadri”;
L’Ingv ha infatti parlato di un terremoto di mille volte più forte di quello di Amatrice. Quali saranno le conseguenze?
“In Italia il più grande terremoto mai registrato era di magnitudo 7.3, quindi i due eventi di oggi sono maggiori di quelli mai registrati da noi. Quanto alle conseguenze, non c’è nulla di anomalo: eventi di questo tipo ce ne sono ogni anno. Solo che avvengono in zone marine e non causano tragedie come quella di queste ore. Sono fenomeni del tutto naturale e di solito non comportano grandi sconvolgimenti per la Terra”;
Si può dire che il rischio maremoto come conseguenza del terremoto in Siria e Turchia è definitivamente rientrato in Italia?
“Al momento sì. Il problema del maremoto si concretizza quando c’è una scossa che avviene in mare. In questo caso il terremoto è avvenuto in terra ed è stato dato l’allarme perché è avvenuto vicino al mare di Levante”.