Il 347esimo giorno di guerra in Ucraina si è aperto con il bombardamento russo sulla città di Karkhiv. Un missile S-300 ha colpito il centro della città, provocando almeno tre feriti: una donna e due uomini di età compresa tra i 51 e i 55 anni. A riferirlo sono le stesse autorità cittadine. La donna è stata ricoverata in ospedale mentre gli uomini sono stati medicati sul posto. Intanto, dal Cremlino giungono nuove minacce: sì al nucleare se la Russia riterrà di essere attaccata sul suo territorio. A tal proposito giunge, però, anche una rassicurazione da Kiev: le armi fornite dall’Occidente all’Ucraina non colpiranno il territorio russo.
Guerra Russia-Ucraina, Scholz: “Eviteremo escalation nucleare”
Ad assicurarlo è il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Su questo punto c’è accordo”, ha detto Scholz durante un’intervista alla Bild am Sonntag. Il Pentagono aveva infatti annunciato che potrebbero essere inclusi nel nuovo pacchetto di aiuti militari, dei missili a lunga gittata in grado di colpire obiettivi a 150 chilometri di distanza. Quanto basta per arrivare, dall’Ucraina, in territorio russo. Per quanto concerne i carri armati che arriveranno da diversi Paesi, tra cui 14 dalla Germania, Scholz riferisce che “insieme ai nostri alleati li forniamo all’Ucraina affinché possa difendersi. È un approccio comune che evita un’escalation di guerra.” Intanto, sul fronte più strettamente politico, Ursula Von der Leyen annuncia che entro il 24 febbraio ci saranno nuove sanzioni nei confronti della Russia.
Von der Leyen: “Entro il 24 febbraio decimo pacchetto di sanzioni alla Russia”
“Stiamo facendo pagare a Putin la sua atroce guerra – ha detto la presidente della Commissione Europea – La Russia sta pagando un prezzo pesante, le nostre sanzioni stanno erodendo la sua economia, facendola arretrare di una generazione.” Per quanto riguarda invece il fronte militare, aspri combattimenti sono in corso nella zona di Bakhmut. In città, come riferisce il fondatore della società dei mercenari Wagner, Yevgeniy Prigozhin, i combattimenti tra russi e ucraini sono in corso per ogni strada. Gli ucraini sono in difficoltà ma non si stanno ritirando da nessuna parte del fronte. Venerdì scorso, il presidente Zelensky aveva assicurato che i suoi soldati avrebbero combattuto fino all’ultimo. La situazione, però, diventa sempre più dura.
Fronte militare: la città di Bakhmut sempre più isolata
“Mentre rimangono disponibili per le forze ucraine molteplici rotte di rifornimento alternative attraverso il Paese, la città di Bakhmut è sempre più isolata”. Lo scrive su Twitter l’intelligence del ministero della Difesa britannico, spiegando che le due strade principali della città per i difensori ucraini – la M03 e la H32 – sono ora entrambe minacciate dal fuoco diretto, a seguito dell’avanzata russa. “Il momento è difficile a Bakhmout, Vougledar, Lyman e in altre regioni”, ha detto Volodymyr Zelensky nel suo quotidiano messaggio alla nazione.