
Le famiglie italiane sono salite da tempo sull’ottovolante dei prezzi, ma a gennaio andranno a risparmiare, almeno per quello che riguarda le bollette del gas. Se dicembre, complice la guerra ancora in corsa tra Russia e Ucraina, aveva fatto segnare un aumento del 23% sulle tariffe, un mese dopo è già cambiato tutto.
La conferma è arrivata direttamente da Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che ha comunicato le nuove tariffe per i consumi di gennaio, da pagare con le bollette di febbraio. Sono quelle relative alle famiglie rimaste in regime di tutela che vedranno diminuire il prezzo del 34,2 per cento.
Come si legge nella nota di Arera, la riduzione di gennaio è certamente importante ma non basterà a compensare gli aumenti registrati lo scorso anno. In una famiglia tipo, tra febbraio 2022gennaio 2023 infatti la spesa media risulta pari a circa 1.769 euro, cioé un +36% rispetto ai dodici mesi equivalenti dell’anno precedente.
Il calo attuale dipenda da una riduzione dell’Iva ma anche alla diminuzione della spesa per la materia gas naturale (pari a -35,9%). In compenso ci sarà un piccolo aumento legato alla spesa per il trasporto e alla gestione del contatore, dello 0,3%.
Bollette del gas, a gennaio gli italiani risparmiano: buone notizie anche per l’energia elettrica
Il gas ieri sulla piazza della Borsa di Amsterdam, quella di riferimento per l’Europa, era scambiato a 55 euro ogni megawatt/ora. Per fare un paragone, a dicembre 2022 invece le quotazioni passavano da un minimo di 85 euro ad un massimo di 140.
Ecco perché attualmente il prezzo di riferimento del gas per il cliente standard è pari a 99,37 centesimi di euro ogni metro cubo, tasse incluse. Inoltre le imposte valgono 22,05 centesimi di euro (il 22,19% del costo totale della bolletta) comprendendo le accise (15,38%), l’addizionale regionale (2,04%) e l’Iva (4,76%).
Ma un’ulteriore riduzione potrebbe arrivare dopo l’appello di Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea. Ha sollecitato i governi a limitare i sostegni alle bollette perché riducono l’incentivo ad abbassare i consumi e quindi la domanda, pesando sui prezzi finali.
In ogni caso rispetto alle previsioni fosche dei mesi scorsi, oggi negli esperti regna un cauto ottimismo. Lo ha confermato anche Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, intervistato dal quotidiano ‘La Stampa’ spiegando che la crisi non è alle spalle ma la situazione è comunque in netto miglioramento.
Sarà così anche per le bollette dell’energia elettrica. Il primo trimestre 2023 dovrebbe far registrare un calo del 19,5%, ma secondo Tabarelli potrebbe esserci un ulteriore abbassamento pari al 10%. “L’inflazione è in calo proprio grazie ai prezzi dell’energia e il governo non si farà scappare questa possibilità, cioé ridurre ulteriormente il peso che ha l’aumento del costo della vita.