Inflazione e costo della vita, la città più cara è una sorpresa

In proporzione continua a spendere di più chi vive al Nord Italia

Inflazione e costo della vita - Foto di Ansa Foto
Inflazione e costo della vita – Foto di Ansa Foto

A cosa servono le statistiche e i dati Istat? Anche a sfatare i luoghi comuni, perché se è vero che la vita al Nord Italia in proporzione l’inflazione e il costo della vita è maggiore rispetto regioni del Centro e del Sud, non è Milano la città record nonostante molti lo pensino.

Lo confermano i dati raccolti dall’Unione nazionale consumatori che ha elaborato i numeri diffusi dall’Istat sull’inflazione. Così è uscita una classifica realistica dei rincari registrati negli ultimi mesi sia nelle regioni che nei capoluoghi di regione e comuni, considerando quelli con più di 150 mila abitanti.

A sorpresa, ma forse nemmeno troppo, troviamo Bolzano. Qui l’inflazione media certificata nei 12 mesi tra dicembre 2021 a dicembre 2022, quindo con la pandemia ormai quasi alle spalle, è stata pari al +9,7% Si è tradotta quindi per una famiglia in una spesa aggiuntiva, rispetto ai dodici mesi precedenti, pari a 2.578 euro.

Al secondo posto Trento, con un rialzo dei prezzi pari al 9,3% e un incremento di spesa annuo di 2.434 euro per una famiglia media. Sul podio virtuale anche Bologna, con un dato di +9% e una spesa supplementare pari in media a .2245 euro a famiglia.

Poco più sotto Forlì e Cesena (+9,2%, con 2.223 euro), poi Milano (+8,1% e 2.199 euro), Piacenza (+9,1% e 2198 euro) e Ravenna (+9%, +2.175 euro). Nella top ten anche Brescia (+8,2%, +2.162 euro), Varese (+8,1%, +2.136 euro) e Verona (+9%, +2.095 euro).

L’inflazione media più alta d’Italia però è stata registrata a Catania: +10,3% in un anno e 2.045 euro spesi in media più del 2021 che la collocano al 12° posto in Italia. Invece nelle regioni del Centro Italia il primato è andato a Perugia è la prima del Centro Italia quanto a spesa aggiuntiva, con 2.045 euro in più, dato che rappresenta un +8,9%.

Inflazione e costo della vita, tre regioni del Sud guidano i dati dei minori rincari

In testa alla classifica delle regioni più care del 2022, con un’inflazione media pari al 9,4%, il Trentino-Alto Adige, con entrambe le sue Province autonome: l’incremento medio per famiglia è di 2.443 euro. Poco più sotto la Lombardia: qui la crescita dei prezzi del 7,8% significa 2.027 euro in più a famiglia. Al terzo posto l’Emilia Romagna: +8,4% e un rincaro di 1998 euro.

Andando a scorporare i dati regione per regione, ecco i capoluoghi con la maggiore crescita di inflazione e costo della vita: Torino è la città più alta per il Piemonte (+7,5% l’inflazione, +1.725 euro), Imperia per la Liguria (+9,9% e 1.983 euro), Verona per il Veneto (+9%, +2.095 euro), Trieste per il Friuli Venezia Giulia (+8,6%, +1.996 euro). E ancora Firenze per la Toscana (+8,5%, +1.982 euro), Ascoli Piceno per le Marche (+8,3%, +1.568 euro), Avellino per la Campania (+8,5%, +1.653 euro), Bari per la Puglia (+8,5%, +1.475 euro), Cosenza per la Calabria (+8,9%, +1.662 euro) e Sassari per la Sardegna (+8,9%, +1.602 euro).

Allo stesso modo ci sono anche le città ‘risparmiose’. In testa Campobasso, con un’inflazione ‘solo’ del 7,5% e una spesa per una famiglia lievitata di 1.373 euro. Seguono Catanzaro (+7,4%, +1.382 euro) e Potenza (+7,1%, +1.402 euro). Ma è andata bene anche ad Ancona (+7,2%, +1.431 euro), Reggio Calabria (+7,7%, +1.438 euro), Brindisi (+8,8%, +1.458 euro), Macerata (+7,8%, +1.474 euro) e Bari (+8,5%, +1.475 euro).

Vivere al Nord Italia costa di più - Foto di Ansa Foto
Vivere al Nord Italia costa di più – Foto di Ansa Foto

La regione più conveniente è il Molise: la media è di +7,5%, pari a 1.373 euro. Al secondo posto la Basilicata (+7,1%, +1.375 euro) e in terza posizione la Puglia (+8,7%, +1.408 euro).