A Roma gli studenti fuorisede e pendolari fanno fatica a trovare affitti poco costosi e in strutture adeguate alle proprie esigenze – e il fenomeno sembra essere esteso in tutta Italia.

È ciò che emerge dalle interviste che iNews24 ha raccolto a Piazza Bologna, nel quartiere Nomentano, residenza di molti studenti, ad alcuni protagonisti di questa faticosa epopea. La maggior parte di loro provengono da altre regioni, ma non mancano pendolari costretti a fare scelte titaniche. Ma il minimo comun denominatore è lo stesso: cifre enormi per l’affitto di una stanza e visite a case fatiscenti, con richieste incredibili da parte dei locatori.

“Sempre vicino Piazza Bologna – racconta uno studente marchigiano che studia nella Capitale – per una doppia la proposta era di iniziare con 600 euro, perché dovevano iniziare con dei lavori, e poi abbassare una volta che i lavori saranno fatti. Però intanto noi avremmo vissuto là dentro”.

Affitti studenti fuorisede e pendolari, quanto si paga nelle città?

Ma Roma non è l’unica città dove gli affitti per gli studenti stanno diventando proibitivi. Secondo un’indagine di SoloAffitti, le richieste dei locatori stanno crescendo sempre più, nonostante le crisi economiche conseguenti la pandemia da Covid e la guerra in Ucraina.

Il nuovo rialzo dei canoni mensili è pressoché spalmato su tutta la Penisola, anche per camere singole, segnando un’aumento generale del 5%, percentuale che aumenta nelle città universitarie: Milano (+10%), Bologna (+ 29%), Roma (+6%), Firenze (+16%) e Pisa (+10%).

In termini economici, il canone mensile medio di una camera singola è di 324 euro, mentre per un posto letto in doppia la media è di 209 euro. La più cara resta Milano (550 euro mensili), seguita da Bologna (450), Roma (425), Bolzano (400), Trento (385), Genova (300), Ferrara (300), Siena (300), Trieste (300) e Torino (297).

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Affitti studenti, quali sono le richieste di chi studia?

La ricerca degli affitti da parte degli studenti si concentra su determinati aspetti, come la disponibilità di una stanza singola (53%), superata solamente dalla vicinanza della casa coi mezzi (71%) e dalla vicinanza con l’università (69%). Cresce anche la richiesta di avere persone dello stesso sesso all’interno dell’immobile (12%), mentre resta alta la dotazione del wi-fi (33%) e l’immobile con arredo moderno (33%).

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