Michael Schumacher, l’ultima confessione emoziona: “Sta vivendo una vita molto particolare”

Michael Schumacher, l’ultima confessione emoziona: “Sta vivendo una vita molto particolare”. Arriva una testimonianza importante

Un’altra stagione di Formula 1 sta per finire ed è la nona senza Michael Schumacher al muretto oppure ai box per seguire i suoi ex colleghi. Dalla fine del 2013 tutto è cambiato ma nei fan rimane sempre l’emozione per quello che hanno vissuto.

Michael Schumacher confessione
Michael Schumacher, l’ultima confessione emoziona (ANSA)

A ricordarlo ci sono sempre le parole di chi lo ha conosciuto bene. Come Stefano Domenicali che oggi è CEO della società che organizza il Mondiale ma è nato e cresciuto in Ferrari.

Alla fine del 1996 era diventato Team Manager delle Rosse, poi dal 2002 fino al 2007 è stato Direttore Sportivo e dal 1º gennaio 2008 è stato promosso come Team Principal andando a sostituire Jean Todt. Quindi molta parte della sua carriera è stata al fianco del Kaiser.

Michael Schumacher e Stefano Domenicali
Michael Schumacher e Stefano Domenicali (ANSA)

E in occasione della consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo del Coni lo ha ricordato così: “Michael è sempre presente. Un ragazzo straordinario che sta vivendo una vita molto particolare e che è giusto rispettare. Un pilota e un campione del mondo che ha lasciato il segno. A livello personale e professionale per me rimane unico”.

Michael Schumacher, l’ultima confessione emoziona: tempi duri per la famiglia in Formula 1

Michael Schumacher aveva concluso la sua carriera al volante della Mercedes nel 2012, un anno prima del terribile incidente di Méribel, con 308 Gran Premi. Domenica prossima, prendendo il via nel GP di Abu Dhabi, invece suo figlio Mick arriverà a quota 43 ma poi di dovrà fermare.

Quello che la famiglia sapeva da tempo e che i suoi tifosi temevano si è concretizzato nelle ultime ore con l’annuncio ufficiale da parte della squadra. La Haas non andrà avanti con il 23enne figlio d’arte perché nella prossima stagione punterà sull’usato sicuro: la seconda guida al fianco di Kevin Magnussen sarà ancora un tedesco, il 35enne Nico Hulkenberg.

Mick Schumacher
Mick Schumacher (ANSA)

Il figlio di Michael incassa e rilancia: “Sono deluso, ma il team ha deciso così. Abbiamo avuto alti e bassi, lo scorso anno eravamo sempre indietro e mi sono dovuto abituare a lottare a centro gruppo. E credo di esserci riuscito. Che farò ora? Resterò nei paraggi, poi farò la scelta giusta“. A lui in effetti stanno pensando come terzo pilota sia la Mercedes che la Williams, pronta a firmare un accordo con Porsche per la fornitura dei motori.