Governo, Cdm: la stretta sui rave abusivi, misure sul Covid e la norma sull’ergastolo ostativo

"Sono fiera della norma sull'ergastolo ostativo", afferma Meloni, sottolineando che la linea del governo contro la mafia sarà ferma e decisa.

Giorgia Meloni - Foto di Ansa Foto
Giorgia Meloni – Foto di Ansa Foto

Il Consiglio dei ministri che si è tenuto oggi, lunedì 31 ottobre, ha approvato il decreto unico sulle misure anti-Covid, i rave party e il carcere ostativo.

Tra le misure c’è anche il rinvio al 30 dicembre dell’attuazione della riforma Cartabia. Approvata anche la nomina dei 31 sottosegretari e degli 8 viceministri.

Le misure sul Covid-19

L’esecutivo Meloni ha approvato lo stop all’obbligo vaccinale per medici e professioni sanitarie. Resta invece l’obbligo di indossare questi dispositivi negli ospedali e nelle rsa.

È anticipata al primo novembre la scadenza dell’obbligo di vaccinazione Covid. Questo perché il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c’è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali. A ciò  si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute“, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.

Ho voluto un ministro della Sanità così perché il tema della scienza non si affronta con un approccio ideologico, ma con evidenze scientifiche a supporto dei provvedimenti. In passato sono stati presi una infinità di provvedimenti che non avevano alla base evidenze scientifiche. Quindi non si replica“, ha detto Meloni.

“Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire. Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti“, ha detto Schillaci.

Ergastolo ostativo

Abbiamo accolto l’indicazione della Giustizia”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, spiegando che “la norma non compromette la sicurezza e la certezza della pena. Si tratta di adeguarci alle indicazioni della Corte, e anche di recepire l’indicazione data dal precedente Parlamento che aveva proposto questa modifica. Abbiamo accolto il grido di dolore di Procure, gip, Corti di Appello e Procure generale nel chiedere il rinvio dell’applicazione della riforma Cartabia che comunque va nella giusta direzione“, ha detto il ministro.

Sono fiera della norma sull’ergastolo ostativo”, afferma Meloni, sottolineando che la linea del governo contro la mafia sarà ferma e decisa.

Le norme sui Rave Party

Ad una stretta sui rave party “ci stavano già lavorando. I requisiti di necessità e urgenza nascono dal fatto che l’assenza di una normativa efficace nel nostro Paese ci rendeva particolarmente vulnerabili, come testimonia la cronaca degli ultimi anni“. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

Con la norma sui rave party “interveniamo sulla materia con una norma che prevede un reato nuovo, quello di invasione per raduni pericolosi“, ha annunciato la presidente del Consiglio. “Inizialmente si era ragionato di intervenire su un’aggravante per il reato che già esiste, e cioè Invasione di terreni ed edifici, ma abbiamo scelto di introdurre un reato nuovo e diverso per evitare che si inserisse tra i reati contro il patrimonio e non per l’incolumità pubblica” ha spiegato Meloni.

Confidiamo, come avviene in altri paesi e in altri settori, che la norma, una volta introdotta, possa essere un elemento di deterrenza per questi eventi”, ha detto Piantedosi sottolineando che la pena per chi organizza un rave varia da 3 a 6 anni. Inoltre, ha aggiunto il titolare del Viminale, “confidiamo molto nella sanzione accessoria della confisca dei mezzi che vengono utilizzati” nei party.