Michael Schumacher come sta? La notizia è arrivata proprio ora: piangono i tifosi

Michael Schumacher come sta? La notizia è arrivata proprio ora: piangono i tifosi, gli aggiornamenti del suo stato di saluto commuovono

Forse è anche un bene che tutta l’attenzione del pubblico in questo momento sia concentrata sul futuro di Mick Schumacher che potrebbe tradire la Ferrari. Un brutto colpo per i tifosi, che però almeno lasciano tranquillo Michael Schumacher ed è tutto quello che gli serve.

Michael Schumacher (LaPresse)

Il campione da quasi nove anni sta lottando con una condizione di salute complicata e nessuno al di fuori della famiglia ne parla. In compenso però c’è Jean Todt che di fattoi anche se non è un parente lo è diventato con il tempo per il legame di profonda amicizia instaurato con il tedesco e con la moglie Corinna.

Intervistato nei giorni scorsi dal quotidiano tedesco ‘Bild’, l’ex team principal della Ferrari ga commosso tutto il pubblico parlando del suo amico. Come sta Michael? Nemmeno lui può entrare nei dettagli ma spiega che “i fan dovrebbero sapere che comunque è nelle migliori mani possibili, nella migliore situazione in cui può essere ed è circondato da persone che lo amano”.

Lui continuerà ad andare a trovarlo, fino a quando sarà possibile: “A volte ci vediamo tre volte a settimana, a volte passa un mese intero. Ma sono miei amici e siamo in costante contatto. Qualunque cosa io possa fare per la famiglia Schumacher, la farò sempre. Non lo lascio solo. Lui, Corinna, la famiglia, abbiamo vissuto tante esperienze insieme. La bellezza di ciò che abbiamo vissuto è parte di noi e va avanti”.

Michael Schumacher come sta? Non tutti quelli che vorrebbero riescono a vederlo

Le visite a Michael Schumacher, parenti stretti a parte, sono ridotte al minimo indispensabile. Oltre a Todt un altro che può entrare nella sua casa è Luca Badoer, con il quale aveva legato tantissimo ai tempi in cui il pilota veneto era il collaudatore della Ferrari.

Michael Schumacher, Corinna e Jean Todt (ANSA)

Invece Eddie Jordan, il primo che nel 1991 ha fatto debuttare il tedesco in Formula 1 affidandogli una delle sue monoposto a Spa, è stato respinto. Lo ha raccontato lui stesso intervistato dall’Irish Daily Mirror. Ha provato più volte a mettersi in contatto con la famiglia per vedere come sta ma la risposta è stata sempre negativa: “Tuttavia da allora il giovane Mick Schumacher, il figlio di Michael, mi ha contattato. Ed è stato straordinario“.