Vaccino ai bambini 5-11 anni, parte la campagna: potenziale platea da quasi 4 milioni di individui, tutto quello che c’è da sapere
Tre regioni come davanti a tutte e le altre che a stretto giro partiranno. Da oggi, 16 dicembre, in tutta Italia parte la campagna di vaccinazione anti Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni che finora erano stati esclusi. Una dose ridotta rispetto agli adulti e anche alla fascia 12-18 anni, ma comunque protettiva.

Una platea potenziale di poco inferiore ai 4 milioni e le prime risposte sono state soddisfacenti. In Lombardia sono state quasi 25mila le prenotazioni nella sola giornata di domenica e altre 15mila in Toscana e Piemonte. Ma da oggi sarà possibile effettuare le prenotazioni anche in diverse altre regioni. E dal 19 dicembre, completata la distribuzione delle prime dosi (1,5 milioni) cominceranno anche le vaccinazioni.
La campagna per i ragazzi dai 12 anni fino alla maggiore età è andata bene, ma non basta anche se per ora molte famiglie restano perplesse. Ma c’è una novità importante, perché anche se nessuno di loro sarà obbligato a portarlo appresso ed esibirlo, anche i più piccoli vaccinati avranno un Green pass a loro dedicato. Lo specifica il ministero della Salute: il certificato sarà rilasciato indipendentemente dall’età e sarà importante per i bambini che si recano all’estero con i genitori, perché senza non potranno rientrare.
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Vaccino ai bambini 5-11 anni, parte la campagna: le risposte alle principali Faq
Lo stesso ministero, raccomanda caldamente la vaccinazione tra i 5 e gli 11 anni, anche se sarà su base volontaria. E se nel giro delle prossime settimane si dovesse arrivare ad almeno il 50% dei vaccinati in questa fascia. sarebbe considerato un numero sufficiente per la copertura desiderata
L’Iss intanto ha pubblicato una serie di risposte alle Faq alle possibili domande di genitori e insegnanti. L’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute, anche se statisticamente in maniera minore rispetto agli adulti. Ma “non è possibile escludere la comparsa di complicazioni quali la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi)”.
Ecco perché vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni è utile. “Nel beneficio di una vaccinazione si deve inoltre considerare non soltanto la protezione dalla malattia, ma la possibilità di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola. E anche condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”. Gli effetti collaterali? Esistono, ma “il rischio di eventi avversi deve essere confrontato con quello di incorrere nelle conseguenze dell’infezione, ed è su questa base che viene calcolato il rapporto rischi-benefici da parte delle agenzie regolatorie”.