
Tragedia sabato 11 dicembre a Ravanusa, nell’Agrigentino. Intorno alle 20.30, un’ingente perdita di gas nella rete di metano ha causato un’esplosione che ha provocato il crollo di sette palazzine. Finora sono tre le vittime accertate, sei i dispersi. La Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per disastro e omicidio colposo a carico di ignoti.
LEGGI ANCHE: Covid a scuola, Bianchi: “0,4% dei contagi, è l’ambiente più tutelato”, ma il trend è in crescita
Stando alle prime informazioni, a fare da innesco potrebbe essere stato l’ascensore di una delle case, ma i vigili del fuoco, che da ore scavano a mani nude tra le macerie, non escludono alcuna ipotesi. Insieme a loro sul posto, le forze dell’ordine e i tecnici dell’Italgas che hanno messo l’area in sicurezza. Arrivati anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi.
Il bilancio di vittime e feriti
Due donne sono state estratte vive, Giuseppina Montana e Rosa Carmina, mentre un uomo e tre donne sono morti. Si chiamavano Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori. Tra i dispersi c’è una giovane incinta che avrebbe dovuto partorire mercoledì. I vigili del fuoco stanno scavando da ore con le mani, evitando di usare mezzi, nella speranza che qualcun altro sia ancora vivo. “Fino a questo momento non abbiamo sentito alcuna voce provenire dalle macerie, ma non perdiamo la speranza”, fanno sapere i vigili del fuoco.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Landini: “Il 16 dicembre scioperi tutto il Paese, perché il Governo ha chiuso la partita sul fisco”
Un’intera famiglia è stata colpita dall’esplosione. Nell’abitazione, in diversi piani, c’erano una donna anziana e i tre fratelli con le rispettive mogli. La donna incinta è la moglie del nipote, che insieme al marito era andata a far visita ai genitori. Nella palazzina attigua, anch’essa crollata, c’era una coppia, una donna, assistente sociale e un uomo, insegnante. Sono entrambi dispersi. Centinaia di persone sono state evacuate dalla zona, tra cui alcuni anziani che al momento sono stati ospitati da parenti e amici.
L’intero quartiere del centro cittadino è stato devastato dallo scoppio causato da una fuga di gas che ha saturato il sottosuolo. Le cause non sono ancora accertate. Sul posto, 250 uomini tra vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine.
“C’è stato un grosso accumulo di gas – ha spiegato un responsabile della Protezione Civile – anche se l’Italgas sostiene che solo pochi giorni fa sono stati fatti controlli e non è stata accertata alcuna perdita”. L’impianto della zona ha almeno dieci anni e l’area è soggetta a frane e smottamenti: “Non è ancora possibile risalire alle cause che hanno innescato l’esplosione”, fa sapere la Protezione civile.
Il sindaco: “Non ci sono bambini tra i dispersi”
“È un disastro”, ha affermato il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, che ha spiegato: “Per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita”.
Su Facebook, il primo cittadino ha lanciato un appello: “C’è stato un disastro, faccio un appello in diretta perché abbiamo bisogno di autobotti e mezzi meccanici. A tutte le persone disponibili che hanno pale e ruspe”.
Un forte boato intorno alle 20.30 di ieri, ha interrotto la tranquillità dei cittadini, che sono scesi in strada impauriti. Ravanusa è un Comune e di oltre 10mila abitanti. Gli allarmi delle auto di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. L’energia elettrica è stata tolta in tutta la zona.
LEGGI ANCHE: Vaccino anti-Covid, Iss: “Dopo 5 mesi l’efficacia cala dal 75 al 44%”
Numerose squadre di volontari della Protezione civile, dei vigili del fuoco e della Croce Rossa provenienti da diversi Comuni dell’Agrigentino, si sono recati a Ravenna dove in centro ancora tante persone sono radunate, spaventate per la tragedia.
Sette palazzine sono distrutte. Macerie, pezzi di vetro e detriti sono dovunque: un vero e proprio scenario di guerra. Nell’aria si avverte ancora un forte odore di bruciato, le saracinesche dei garage delle case circostanti sono accartocciate.
Guido Parisi, capo dei Vigili del Fuoco: “Proseguiremo fino alla fine”
Fino a che non verranno trovate tutte le persone sotto le macerie, “il nostro impegno proseguirà. Abbiamo messo in campo le migliori risorse disponibili, il meglio che ci si può offrite. Verificheremo le cause. È necessario farlo per realizzare prevenzione”, ha affermato Parisi.
Curcio, capo della Protezione Civile: “Nessuno sarà lasciato solo”
“Il nostro sistema si è mobilitato fin dai primi momenti che sono quelli più difficili. Abbiamo centinaia di operatori, professionisti, i cani molecolari, le tecnologie. Stiamo facendo il massimo necessario in questa prima fase”, così Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile.
“È stato un evento importante con una forte onda d’urto. Le operazioni di soccorso sono ancora in atto per cercare e soccorrere la gente e ci siamo accordati per dare risposte”. E ancora: “Ho mandato mandato dal presidente Draghi di informarlo puntualmente. Nessuno sarà lasciato solo. Dobbiamo fare di tutto per salvare vite e restituire alle famiglie i propri cari”.
Mattarella chiama il sindaco
“Ho ricevuto la telefonata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che mi ha manifestato la vicinanza alla comunità di Ravanusa e ha espresso il suo cordoglio”, ha fatto sapere il primo cittadino di Ravanusa.
LEGGI ANCHE: Funerali Lina Wertmüller, la proposta della figlia: “Dedicare a mamma una piazza, un teatro o un cinema”
Musumeci: “Servono silenzio e preghiera”
“Questa sciagura colpisce tutta la comunità siciliana. In casi come questi servono silenzio e la preghiera. Una preghiera per chi ancora manca all’appello. Ci sarà tempo per fare analisi e considerazioni”, ha affermato Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia.
Sibilia: “Le proporzioni del disastri e il numero delle persone ancora disperse richiedono il massimo impegno”
“Sono in costante contatto tramite il Centro Operativo Nazionale con il comando dei vigili del fuoco di Agrigento per seguire i soccorsi nella zona del centro storico di Ravanusa. Prosegue senza sosta da tutta la notte, da parte del personale del soccorso, la ricerca dei dispersi nell’area, particolarmente estesa, in cui si è verificato il crollo totale di quattro edifici e il coinvolgimento di una quarantina di edifici in un intero isolato del centro storico”, ha fatto sapere il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilla. “Le proporzioni del disastro che coinvolge una superficie di 10000 metri quadri – e il numero delle persone ancora disperse richiede il massimo impegno che viene assicurato da squadre convenute da tutta la Regione”.
In aggiornamento