Lockdown per i non vaccinati, Montaruli (FDI) a iNews24: “Ipotesi scellerata, alimenta una contrapposizione che non serve a nessuno”

La deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, esprime la sua contrarietà all’ipotesi di un lockdown che riguardi solo i non vaccinati: “Governo e regioni anziché ammettere il loro fallimento preferiscono scaricare la responsabilità sui cittadini”. L’esponente di Fdi non risparmia anche forti critiche sull’adozione del Green pass: “Doveva essere uno strumento di libertà, ma non ha impedito la circolazione del virus”

Augusta Montaruli (da Facebook)

L’aumento dei contagi e le possibili misure per contenere la pandemia sono tornati ad essere nuovamente un  terreno di scontro tra le forze politiche, in particolare dopo le dichiarazioni di alcuni governatori di regione  (Fedriga, Fontana, Cirio, Giani e Occhiuto) che vorrebbero seguire il modello austriaco del lockdown per i non vaccinati. Lei come giudica questa ipotesi?

“È un’idea scellerata perché non essendoci un obbligo vaccinale non si può fare una discriminazione tra i cittadini che devono invece continuare ad essere liberi di poter scegliere. Tra l’altro l’aumento dei contagi dimostra anche come le restrizioni adottate fino adesso, in particolare quelle relative al Green pass, non abbiano sostanzialmente impedito a chi ci governa di pensare ad eventuali ulteriori limitazioni“ 

Questo incremento potrebbe portare tra due settimane cinque regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi per 100mila (Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Valle d’Aosta, Liguria e la provincia autonoma di Bolzano). Questo non è un problema ?

“È un problema di chi ha pensato che il Green pass fosse un lasciapassare per la libertà, per poi invece scoprire, come è normale che sia, che questo vaccino ha una durata limitata, mentre il certificato verde ne ha una superiore. Il punto è che, al contrario di ciò che racconta la propaganda, questo strumento non è stato assolutamente esaustivo nell’impedire la circolazione del virus. Dobbiamo ricordarci sempre che le limitazioni della liberta personale sono funzionali, solo e soltanto, a garantire che il nostro sistema sanitario regga la pressione delle ondate che ci sono e di quelle che ci saranno. Proprio per questo nel decreto Rilancio erano stati stanziati 600 milioni di euro per la realizzazione di 3.500 nuovi posti in terapia intensiva, un obiettivo che però è stato raggiunto solo a metà”

Anche in Europa però sono molti i Paesi che stanno correndo al riparo reintroducendo delle misure restrittive, anche quelli che solo pochi mesi fa avevano rimosso ogni tipo di limitazione ed erano visti come un modello da seguire.

“Sì, ma è anche vero che la Spagna per esempio, dove non c’è l’obbligo del Green pass per i lavoratori, continua ad avere una situazione abbastanza sotto controllo, quindi evidentemente le motivazioni sono ancora da analizzare in maniera compiuta”

La contrapposizione sull’obbligo vaccinale

Vaccinazioni Figliuolo
(Getty Images)

Ciò che ripetono i governatori è che “la maggioranza degli italiani non può pagare la scelta incomprensibile di una minoranza”. È un concetto sbagliato secondo lei?

Sì lo è, perché non parliamo della scelta di una minoranza, ma del governo. Nel nostro ordinamento c’è scritto che ogni trattamento sanitario obbligatorio deve esser previsto per legge. Quindi o la politica si mette d’accordo e risolve il problema del risarcimento per i possibili effetti avversi dovuti alla vaccinazione, oppure qualsiasi tentativo di introdurlo con misure subdole è da considerarsi un abuso che calpesta i diritti dei cittadini”

Lei sarebbe favorevole all’obbligo vaccinale?

“No, sono contraria perché ritengo che ancora ci siano degli aspetti da approfondire, e pur confidando nella scienza e nella vaccinazione, mi metto nei panni di chi ha dei dubbi che sono assolutamente legittimi”

Quindi come si trova un compromesso tra il diritto alla salute e la libertà individuale?

“Il compromesso c’è già perché il sistema sanitario al momento continua a non essere sotto pressione, e se fossero stati realizzati i nuovi posti annunciati per le terapie intensive, oggi non staremmo di nuovo a discutere di lockdown.  Il problema è che il governo e le regioni, anziché ammettere di aver fallito, scaricano le loro responsabilità sulle coscienze dei cittadini, creando così uno scontro pericolosissimo tra vaccinati e non vaccinati. Questa contrapposizione non serve a nessuno, mentre dovrebbe essere nell’interesse di tutti invece persuadere la cittadinanza attraverso un’informazione chiara e corretta sulla vaccinazione, senza bisogno di alimentare il muro contro muro”