Martina Colombari e Billy Costacurta dallo psicologo: il motivo

La pandemia ha messo a dura prova tantissime famiglie, soprattutto dove sono presenti adolescenti: è il caso della Colombari e di Costacurta

Martina Colombari e Billy Costacurta dallo psicologo
Martina Colombari e Alessandro Costacurta (Instagram)

La pandemia ha messo a dura prova tantissime famiglie, tra queste anche quella di Martina Colombari e Billy Costacurta i quali hanno dovuto ricorrere all’iuto di una psicologa per risolvere alcuni problemi con il figlio Achille.

In un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, la Colombari ha detto che il susseguirsi delle liti avvenute in questo difficile periodo storico con il figlio causa delle esigenze di questo ultimo hanno spinto lei e il marito a chiedere aiuto.

Entrambi sono arrivati a mettere in dubbio la propria genitorialità in quanto il Covid abbia un po’ rotto gli equilibri in famiglia com’è successo per tanti altri. La Colombari ha raccontato inoltre che dal punto di vista lavorativo è ormai ferma da oltre un anno, ma nonostante questo non si lamenta.

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La Colombari e Costacurta dalla psicologa per risolvere i problemi con il figlio

Martina Colombari e Billy Costacurta dallo psicologo
Martina Colombari e suo figlio Achille (Instagram)

Martina Colombari ha voluto raccontare in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero” i motivi che l’hanno spinta assieme al marito a rivolgersi ad una psicologa. La pandemia sicuramente sta mettendo ulteriormente a dura prova chi ha figli adolescenti, come nel caso dell’ex Miss Italia e Alessandro Costacurta i quali in questo periodo hanno dovuto affrontare diversi litigi con Achille.

La Colombari ha voluto raccontare la sua storia per essere d’esempio e dare coraggio a chi ne ha bisogno: “Chiedere aiuto ad un esperto o uno psicologo, nei momenti di difficoltà, non è qualcosa di cui ci si debba vergognare, anzi”.

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Achille ha messo a dura prova i genitori in quanto abbia deciso di non proseguire i suoi studi iscrivendosi all’università. Difatti, il ragazzo avrebbe deciso di aprire un ristorante senza però mettere in conto la gavetta che andrebbe fatta: “È difficile spronarlo senza demotivarlo“, ha detto la Colombari.

Di certo questo periodo non è stato semplice con gli adolescenti a causa della didattica a distanza. Per molti, infatti, ogni scusa è stata lecita per spegnere la telecamera: “La merenda, una pausa, una sigaretta”, ha spiegato la Colombari al quotidiano. Difatti, i ragazzi di 16 anni hanno esigenze precise e lo studio non è necessariamente tra quelle.

 

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