Vaccino AstraZeneca, l’Italia aspetta novità dall’Ema: verso nuovi parametri

L’Italia aspetta un nuovo giudizio dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca. Con molte probabilità si andrà verso nuovi paramentri per la somministrazione.

Vaccino AstraZeneca Italia
Il Paese attende nuovo giudizio dell’Ema sul siero (Getty)

L’Italia si affida nuovamente all’Ema (Agenzia del Farmaco Europeo) per la valutazione del vaccino di AstraZeneca. Infatti proprio l’Agenzia Europea potrebbe fissare nuovi parametri per la somministrazione, come accaduto già in alcuni paesi dell’Ue. Si cercherà quindi di capire quale fascia d’età potrà ricevere il siero e quale sarà esclusa, una scelta che dovrebbe evitare nuove interruzioni nella somministrazione del siero. Inoltre sempre l’agenzia ha programmato una conferenza stampa sull’argomento tra oggi e domani.

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Intanto AstraZeneca ha annunciato un altro ritardo di consegne per l’Italia. Infatti delle 340mila dosi che dovevano arrivare per il 14 aprile, ne arriveranno solamente 175mila ossia la metà. Le altre invece saranno consegnate tra il 16 e il 23 aprile, quando sono previste le successive consegne. A comunicare il ritardo ci ha pensato il commissario straordinario per la campagna vaccinale, Francesco Paolo Figliuolo. Andiamo quindi a vedere le parole del Ministro della Salute, Roberto Speranza, sul siero britannico.

Vaccino AstraZeneca, Speranza annuncia: “In Italia piena fiducia ad Aifa ed Ema”

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Le parole del Ministro della Salute (via Getty Images)

Sul caso AstraZeneca è tornato a parlare anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Infatti proprio il Ministro ha riposto tutta la sua fiducia nel giudizio di Aifa ed Ema e nei suoi scienziati e tecnici. In merito alle due Agenzie Speranza ha ribadito: “Penso che sapranno darci le risposte giuste ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera strada per chiudere questa stagione difficile di restrizioni“.

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Dopo il ministro Speranza è tornato a parlare anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri che annuncia come i casi di trombosi abbiano un comune denominatore con il vaccino AstraZeneca. Proprio questo comune denominatore sembrerebbe essere individuato nelle donne under 60. Per questo motivo, stando a Sileri è importante che l’Ema dia le giuste indicazioni sul siero adottando misure più restrittive. L’importante per il sottosegretario, però, è che vengano scelte misure comuni in tutta l’Europa, evitando così il clima di grande confusione.

Con molte probabilità si adotterà la linea della Germania, che ha deciso di somministrare il farmaco solamente agli Over 60. Infatti il Governo tedesco ha deciso che tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, dovranno poi ricevere una seconda dose di uno dei vaccini ad mRna, quindi Pfizer o Moderna. Cresce intanto l’attesa per la conferenza stampa dell’Ema, pronto a prendere decisioni definitive sul siero di Oxford.