California, poliziotto uccide 30enne: soffocato con un ginocchio sul collo per 5 minuti. Si tratta di un veterano della Marina con problemi psichici

La violenza della polizia continua a far discutere negli Stati Uniti. L’ultimo episodio verificatosi in California ha riportato alla mente quanto accaduto con George Floyd lo scorso 25 maggio. Angelo Quinto era un veterano della Marina, affetto da problemi psicologici ed è soffocato dopo che un agente lo ha placcato a terra, con un ginocchio sul collo, per circa 5 minuti. A riportarlo alla stampa americana è stata la famiglia del giovane, che ha sottolineato come l’episodio risale allo scorso 23 dicembre, ad Antioch, a est di San Francisco. Il 30enne si trovava in casa con la famiglia quando ha avuto una crisi di paranoia. I genitori hanno chiesto aiuto alla polizia che nel tentativo di immobilizzarlo lo hanno schiacciato con un ginocchio sul collo sul pavimento. Il veterano è stato portato d’urgenza in ospedale e dopo tre giorni è deceduto per le conseguenze del trauma.
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California, poliziotto uccide 30enne: Angelo Quinto era un veterano della Marina

Un video registrato dal padre di Quinto mostra suo figlio a terra, con la faccia insanguinata e le mani ammanettate dietro la schiena. L’uomo ha dichiarato di aver iniziato la registrazione quando ha visto l’operato degli agenti, invitati a fare piano in più di un’occasione.
La famiglia ha presentato un reclamo legale contro il dipartimento di polizia di Antioch la scorsa settimana. L’avvocato dei Quinto, John Burris, ha dichiarato al Los Angeles Times: “E’ stata utilizzata la stessa tecnica a cui abbiamo purtroppo assistito con George Floyd. Un modo assolutamente troppo violento che gli è costato la vita. Una tecnica che non può essere considerata legale“.
Burris ha sottolineato come anche altri atteggiamenti delle forze dell’ordine fossero sopra le righe in quella tragica serata. Come ricorda anche la madre, Cassandra Quinto-Collins, il 30enne ha implorato di non essere ucciso. “L’agente gli ha tenuto il ginocchio sotto il collo per tutto il tempo, in maniera davvero troppo dura”.
Nei prossimi giorni, dopo la risposta ufficiale del dipartimento di polizia, è atteso l’esposto dei legali della famiglia al tribunale federale.