Vaccino Covid, AstraZeneca fino ai 65 anni: arriva il via libera dell’Aifa

Vaccino Covid, AstraZeneca fino ai 65 anni: arriva il via libera dell’Aifa. Fino ad ora il parere positivo riguardava solo gli under 55

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Vaccino Covid, AstraZeneca fino ai 65 anni: arriva il via libera dell’Aifa (Foto: Getty)

Il vaccino prodotto da AstraZeneca ha ottenuto un altro importante passo avanti nella sua somministrazione. Secondo quanto stabilito dalla Commissione tecnico scientifica dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) le dosi possono essere date fino ad un massimo di 65 anni. Al netto quindi dei ritardi nelle consegne, d’ora in poi verrà innalzato il range di popolazione che potrà ricevere il farmaco di Oxford. Fino ad oggi era stato consigliato di vaccinare gli under 55, lasciando ai più anziani gli antidoti di produzione americana (Moderna e Pfizer).

L’unica prescrizione rimasta in vigore riguarda le persone che hanno già delle condizioni di salute delicate, con patologie pregresse e considerate a rischio. La circolare del Ministero della Salute, che recepisce le nuove indicazioni in materia, dovrebbe permettere quindi di accelerare la copertura della popolazione più avanti con l’età.

Inizialmente era stato consigliato di non vaccinare con AstraZeneca i più anziani poichè non esistevano sufficienti prove scientifiche sulla copertura degli over 55. 

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Covid, Salvini e Bonaccini chiedono nuove aperture a Draghi: ristoranti al lavoro anche a cena

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Covid, Bonaccini e Salvini chiedono nuove aperture a Draghi: ristoranti al lavoro anche a cena (foto: Getty)

La Lega continua a chiedere al Governo Draghi di procedere con alcune riaperture di attività commerciali. Al netto delle difficoltà legate alle varianti, secondo Matteo Salvini è arrivato il momento di aiutare anche il lato economico, con ragionevoli ripartenze in alcuni settori.

Dello stesso avviso è stato anche il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che ha voluto aggiungere come: “Laddove nel territorio non si hanno troppi rischi di contagio si può procedere a qualche riapertura, mantenendo controlli serrati. E’ importante donare ossigeno a qualche attività“.

L’idea sarebbe quella di far ripartire la fascia serale per i ristoranti inseriti nelle zone con minor indice di rischio, potendo lavorare fino all’inizio del coprifuoco delle ore 22.