Ruggieri (Forza Italia) a iNews24: “Mi auguro che Renzi faccia cadere il governo, parla come uno di Forza Italia”

Andrea Ruggieri (da Facebook)

Il deputato di Forza Italia, Andrea Ruggieri, esprime un giudizio negativo sull’operato del governo Conte-bis: “Non sono all’altezza delle sfide che ci aspettano”. Nessuna illusione sul ritorno alle urne in caso di caduta dell’esecutivo: “È purtroppo lo scenario meno probabile”, mentre sulla possibilità di un governo di centrodestra non ha dubbi: “Il centrodestra è già maggioranza nel Paese”.

 

Sono giorni decisivi per le sorti dell’esecutivo, lei che idea si è fatto sugli sviluppi di questa crisi di governo?

“È evidente a tutti oramai come, anche nella maggioranza stessa, in molti ammettano che l’esperienza di questo governo sia stata a dir poco deludente. Nemmeno si rendono conto dei problemi che continuano a creare al Paese ed  hanno ampiamente dimostrato di non essere all’altezza delle sfide che ci aspettano. Quella attualmente al governo è una squadra che non ha uno straccio di idea, quindi che questa crisi si risolva con un Conte-ter o con un rimpasto o con Franceschini premier, per me è indifferente

 Gli scenari possibili in caso di caduta del governo

governo coronavirus decreti
Governo-(Getty Images)

Quale scenario auspicherebbe in caso di caduta dell’esecutivo?

“Si dovrebbe andare alle elezioni, o in alternativa cambiare la matrice politica del governo, tenendo presente il fatto che nel paese reale il centrodestra è maggioranza. Purtroppo però quello di un ritorno alle urne è anche lo scenario meno probabile, ecco perché l’alternativa per noi può essere solo quella di trovare una maggioranza di centrodestra in questo parlamento, anche se so che non sarà facile”

Anche perché per un governo di centrodestra avreste bisogno di un appoggio esterno, su chi pensate di poter fare affidamento?

“Già quando Salvini scese dal Conte-1, se allora fosse venuto in aula con la proposta di un governo di centrodestra, avrebbe sicuramente trovato una valanga di sostegni anche nel gruppo misto. Oggi raccoglieremmo numeri ancora più alti e avremmo in più una maggioranza coesa, con un progetto comune per l’Italia, con qualche sfumatura differente, ma tutti recitando la stessa poesia”

E in questa crisi, confidavate nell’aiuto di Renzi per arrivare ad una caduta dell’esecutivo?

È ovvio mi auguri che Renzi faccia cadere il governo, anche perché a sentirlo parlare sembra uno di Forza Italia, poi però ci ricordiamo tutti che lui è il vero padre di questo governo, quindi siamo contenti se ora vuole disconoscere la sua creatura e sono certo che ancora più di noi lo saranno gli italiani”

Governo di transizione e l’ipotesi Mario Draghi

Umbria Mario Draghi
Mario Draghi (photo Gettyimages)

Per quanto possa essere una prospettiva al ribasso, sareste però disponibili ad un governissimo o ad un esecutivo di transizione?

“Il problema è che in Italia tutto quello che è provvisorio rischia di diventare definitivo. Nessuno comunque ha ancora mai avanzato la proposta di un governo di unità nazionale, così come , prima che me lo chieda, nessuno ha fatto formalmente il nome di Mario Draghi al Presidente Mattarella

Perché la crisi non si è ancora aperta ufficialmente…

“Negli ultimi 10 anni, quando i governi sono stati sostanzialmente dimissionati, è stato perché, in qualche modo,  dietro c’era sempre la prospettiva di un nome incombente. Questa volta non si vede “un Draghi” all’orizzonte e quindi è inutile parlare di fantapolitica”

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha iniziato in solitario una raccolta firme per presentare una mozione di sfiducia nei confronti del governo. Un’iniziativa che non sembra aver convinto ne voi ne la Lega, tant’è che Borghi l’ha definita una scelta che rischia di rafforzare la maggioranza, lei che ne pensa?

“Sono d’accordo con Borghi, temo anche io che il governo potrebbe uscirne rafforzato. Secondo me c’è bisogno di un’operazione più morbida, per cui è necessario aspettare di vedere cosa accade nella maggioranza e fare le scelte giuste a seconda dell’evolversi della situazione. Favorire un potenziale ricompattamento su un posizionamento così netto come quello della mozione di sfiducia, rischia di essere persino controproducente”

Uscendo dalle dinamiche parlamentari; il 7 gennaio si sarebbero dovute riaprire le scuole e invece anche il ritorno tra i banchi, oltre ad essere posticipato è stato anche oggetto di ulteriori tensioni nel governo. Lei che ne pensa, si poteva fare meglio?

“La scuola, come le imprese sono lo specchio del caos che questo governo sta creando. Nessuno a oggi sa se e quando potrà riaprire la propria attività e ugualmente i genitori ancora non sanno se e come potranno mandare i figli a scuola. Questo fa il paio con la pessima gestione sanitaria ed economica di questo governo, che ormai va avanti da quasi un anno a suon di fallimenti”