Giovanni Bartocci ha seguito il sogno americano, ma è finito per scottarsi ben due volte. Ad iNews24 il proprietario del Lazio Club di New York

Giovanni Bartocci è un giovane ragazzo di Roma che è volato a New York per seguire il sogno americano. La sua più grande malattia è la Lazio, tifoso sfegatato fonda il Lazio Club di New York insieme a degli amici, un’organizzazione no-profit all’interno di uno dei ristoranti italiani della Grande Mela: Via della Pace. Un punto di ritrovo per tanti italiani, non solo tifosi della Lazio, che è andato letteralmente in fumo.
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Sabato 5 dicembre il locale prende fuoco, intorno alle 4:00 del mattino, per la seconda volta in 10 mesi. A Giovanni e Marco, suo socio, casca il mondo addosso: altri mesi di stop in un periodo così complicato come questo. Tanta solidarietà sui social, dai tifosi laziali e non, ma Giovanni rifiuta ogni spicciolo oppure lo dà in beneficenza. Un ragazzo dai sani principi che ha portato un po’ d’Italia in America. A raccontare la sua storia è stato lui stesso alla redazione di iNews24.it.
Lazio Club New York, Giovanni Bartocci in esclusiva ad iNews24

Viene naturale pensare che due incendi in 10 mesi non sono solo casualità o guasti tecnici. C’è qualcuno che non vi vuole lì?
“Due incendi: uno il 9 febbraio ed un altro sabato scorso, il 5 dicembre. In dieci mesi, non so quanti ristoranti o attività commerciali ne hanno subiti. Spero si tratti di un incidente, sono abbastanza egocentrico, ma non tanto da pensare che ci sono interessi di qualsiasi genere: né racket, né mafia, né tifosi di altre squadre, non facciamoci film”.
Quali sono i danni? E quanti, in termini economici?
“Difficile da dire. Per i danni parliamo sui 100 milioni di dollari, non c’è solo il ristorante: è caduto l’intero palazzo, una chiesa del 1800. Del ristorante sono riuscito a portar via la targa ed un paio di mattoni, nient’altro”.
Tra i tifosi della Lazio e sui social è partita una gara di solidarietà. Siete riusciti a racimolare qualcosa per riparare i danni?
“La prima volta sono rimasto sconvolto dall’amore dei laziali, ma non solo. Ho ricevuto tantissime offerte che non riesco ad usare perché come Lazio Club, ogni anno, mandiamo soldi a tre associazioni in Italia: quella di Flavio e Francesco, i gemellini tifosi della Lazio, Luca Pulino, un ragazzo di Capranica e Riccardo Paciaroni, malato di leucemia. Per ragioni legali e finanziarie, se facciamo 6mila euro di donazioni in Italia, dobbiamo farla anche negli Stati Uniti. Un mese fa, il giorno prima del Thanksgiving Day, abbiamo consegnato 200 casse d’acqua ad un’associazione di Brooklyn che si prende cura di giovani mamme senza tetto ed abbiamo anche distribuito 4.800 pasti alle persone povere. Ho chiesto a tutti di non organizzare alcuna raccolta fondi, perché non è il momento storico per chiedere soldi e, comunque, se me ne arrivano li do in beneficenza”.
Quando tornerete operativi?
“Qui da lunedì chiuderanno tutti i ristoranti, speriamo che la categoria ritorni operativa quanto prima. Purtroppo non si pensa a quante persone e famiglie ci sono dietro un ristorante. Non penso che ci metteremo tantissimo a trovare un nuovo locale, a causa di molti ristoratori che hanno dovuto abbandonare le attività. Erano 10 mesi che non lavoravamo io ed il mio socio Marco Ventura; lui ha famiglia, non lavorare a New York non è come stare a casa con mamma“.
Tifoso della Lazio, risposta scontata. Chi finirà sul podio per questa stagione 20/21?
“La Lazio anche quest’anno, come sempre, è poco considerata. Per alcuni laziali vecchio stampo è meglio, ci piace volare basso. Sicuramente il Milan sta impressionando, spero per la nostra crescita societaria che centreremo la Champions per il secondo anno consecutivo”.
A cura di Valeria Cardillo