Alejandro Sabella è morto. Il calcio argentino nell’arco di pochi giorni ha dovuto dire addio a due delle figure più rappresentative dell’Argentina.
Il mondo del calcio, in modo particolare quello argentino, non trova pace. Alla morte di Diego Armando Maradona, la leggenda del calcio mondiale, fa seguito quella di Alejandro Sabella, ex allenatore della Nazionale argentina e calciatore di River Plate e Leeds.
Sabella è deceduto all’età di 66 anni a causa di un’infezione contratta mentre si trovava ricoverato a Buenos Aires per problemi cardiaci dallo scorso 26 novembre. I suoi familiari qualche giorno fa avevano affermato che “la morte di Maradona lo aveva colpito molto ed è stato ricoverato per un controllo perché è un malato di cuore”.
Sabella è stato oltre che un bravissimo allenatore, anche un ottimo giocatore a cui è da attribuire un primato: è stato uno dei primi argentini a giocare in Inghilterra, vestendo la maglia del Leeds. Fu un esempio per molti giovani suoi connazionali. Tra i tanti successi, da annoverare la finale dei Mondiali 2014 e la Coppa Libertadores vinta sulla panchina dell’Estudiantes nel 2009.
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L’Argentina ancora in lutto, è morto l’ex Ct albiceleste Sabella
La morte di Diego Armando Maradona lo aveva scosso ed era stato ricovero in ospedale per un check up completo. A distanza di pochi giorni però, Alejandro Sabella è morto e il calcio piange un’altra figura importante del calcio argentino.
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Ex avvocato, Sabella fu un esempio per i più giovani da calciatore. Passò dal River Plate allo Sheffield nonostante l’Inghilterra e l’Argentina fossero in pessimi rapporti diplomatici e proprio per questo suo essere unico, la società del South Yorkshire nel 2000 lo inserì nella lista dei calciatori più rappresentanti del club.