Fase 2, ripartono i matrimoni: le prime regioni a dire sì

Fase 2: l’Italia sta gradualmente ripartendo e, dopo le attività commerciali, c’è un altro settore pronto a ripartire: quello dei matrimoni.

Matrimonio
Ripartono i matrimoni (photo Pixabay)

L’Italia riparte dai matrimoni. Molte, infatti, sono state le nozze fermate forzatamente dall’arrivo del Covid-19. Ora, in fase di ripartenza, anche i matrimoni sono pronti a riveder la luce. Come riporta l’agenzia Ansa, le prime regioni a dire “sì” ai matrimoni civili sono Campania e Puglia, da sempre in prima linea su questo settore.

Infatti, da come si apprende, in Campania, Assocastelli stima un movimento di denaro pari a circa 2 miliardi annui. Questo perché all’interno del “circolo matrimonio” sono presenti molte attività tra cui location, catering, fotografi, parrucchieri, estetisti, bomboniere etc. Tutte queste attività vedono migliaia di persone al lavoro che, temporaneamente, sono state bloccate a casa.

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Fase 2: al via i matrimoni in Campania e Puglia

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Matrimoni, invitati con mascherine (photo Gettyimages)

Come riporta Ansa, già da qualche giorno si sono riaperti i riti civili nella città di Napoli, all’interno delle sale del Municipio. A Bari, invece, la ripartenza del “fatidico sì” è prevista per domani. I matrimoni si svolgeranno a Corso Vittorio Veneto, nella sala adibita ai matrimoni. Il Comune ha fatto sapere che saranno messe a disposizione anche altre sale per chi non vuole rimandare l’evento al prossimo anno.

Per quanto riguarda le regole da seguire durante gli eventi matrimoniali, in primo luogo c’è il distanziamento. Gli sposi, infatti, saranno gli unici a non dover indossare la mascherina, ma dovranno stare a debita distanza dal celebrante. Tutti gli invitati saranno provvisti di mascherine protettive. Misura della temperatura e gel disinfettante faranno parte delle norme di sicurezza.

Intanto, come leggiamo dalla fonte, gli organizzatori matrimoniali stanno chiedendo alle autorità religiose di poter celebrare i matrimoni anche di domenica. La motivazione di tale richiesta sta nel fatto che ci sono molti arretrati da “smaltire”.

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F.A.