Covid-19 Singapore, la seconda ondata di contagi travolge tutti

Covid-19 Singapore, la seconda ondata di contagiè un monito per tutti. Il Paese credeva di essere uscito dalla crisi, ora c’è di nuovo

Singapore Coronavirus
Singapore, è tornato l’incubo Coronavirus (Getty Images)

Covid-19 Singapore: un caso emblematico di quello che possiamo o non posssiamo fare davanti al contagio. il Paese asiatico era stato uno dei primi ad uscite dal tunnel del Coronavirus, nelle ultime settimene non aveva fatto registrare casi. Ora però la nuova escalation, la seconda. Quella che gli esperti da tempo hanno annunciato come probabile se non certa anche in Italia.

Eppure all’inizio Singapore era stata dipinta come un esempio, grazie alla sua efficacia nei primi provvedimenti. Fin da subito il governo aveva optato per la chiusura dei confini e per il tracciamento dei contatti. Musire che avevano limitato al minimo il contagio tanto che Singapore era considerata sicura. Ora invece tutte le attività lavorative sono state sospese e il lockdown durerà almeno fino al 1° giugno.

Ora infatti un nuovo focolaio ha fatto registrare oltre 2500 casi in appena 48 ore. Un numero altissimo considerando che i casi accertati sono saliti adesso a 9.125, 1.426 registrati solamente nella giornata di ieri, 20 aprile. E oggi se ne sono aggiunti altri 1.111. Come a dire che in 48 ore l’incremento è stato del 27%.

Secondo le autorità locali il nuovo contagio si sarebbe sviluppato nei dormitori dei lavoratori stranieri provenienti da altri Paesi asiatici. In particolare quelli impegnati nel settore edilizio. In tutto 18, ora isolati. La maggior parte di loro manifesta sintomi lievi e attualmente è monitorata nelle strutture di isolamento della comunità. Nessuno è ancora in terapia intensiva.

Coronavirus, Singapore
Coronavirus, Singapore stringe di nuovo i cordoni (Getty Images)

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Singapore, i nuovi casi di contagio da Covid-19 tra gli operai stranieri

Singapore , parte la Fase-2 (Facebook)

Singapore in realtà non è nemmeno il primo Paese nel quale è arrivata una seconda ondata importante di contagi. Così è stato anche in Corea del Sud, altro Stato nel quale il Covid-19 inizialmente era stato limitato. Ben 163 persone, già colpite dal virus, si sono riammalate. Oggi però Singapore è ora il Paese più colpito nel Sud-Est Asiatico e potrebbe rimanere così a lungo.

Così ora il premier Lee Hsien Loong ha deciso di tornare alle maniere forti. La chiusura di tutte le attività non essenziali. Al stesso modo però Lee ha spiegato che appena i casi torneranno sotto controllo, ci sarà una graduale riapertura. Anche perché comunque i casi sono tutti circoscritti ai dormitori degli 9operai stranieri, quasi delle favelas.

In ogni caso il governo ha promesso con non abbandonerà nessuno, nemmeno i lavoratori stranieri ammalati: “Ci prenderemo cura di voi come se foste dei singaporiani”. Intanto le autorità sanitarie hanno attuato la quarantena dentro i dormitori, trasferendo gli altri ospiti in strutture diverse. Però tutti gli abitanti dovranno scaricare l’app di tracciamento ‘TraceTogether’. Ad oggi l’ha scaricata 1 milione di persone sui 6 che potrebbero farlo.