Il ministro dello sport Spadafora si riferisce ancora una volta al 4 maggio come all’unico punto di riferimento: solo allora sapremo se i calciatori potranno tornare al lavoro in un paese che quasi certamente, a molti altri livelli, resterà ancora fermo.
Un video postato su Facebook e Vincenzo Spadafora, ministro con delega alle attività sportive del governo Conte, apre uno spiraglio alla ripresa del campionato. Ma, solo se… “ci sarà la certezza che una ripresa sarà possibile”.
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Spadafora, la decisione è politica
In definitiva Spadafora rimanda qualsiasi decisione al capo dell’esecutivo e a quelle che potrebbero essere le decisioni dopo la scadenza dell’attuale DPCM, fissato per domenica 3 maggio. Quello che si potrà fare dal 4 al momento è tutto ipotetico e affidato alla speranza più che alle certezze. Dovranno esprimersi non solo e non tanto il comitato medico scientifico della Federcalcio, ieri in riunione con il presidente federale Gabriele Gravina ma soprattutto i superconsulenti del governo dell’Istituto Superiore di Sanità.
Se non ci sarà la sicurezza che il calcio possa ripartire senza rischi il governo difficilmente scenderà a compromessi che potrebbero costare carissimi anche su un piano di credibilità. Soprattutto se anche da altri paesi non arriveranno aperture in questo senso. Difficile pensare che solo l’Italia, che come dicevano i virologi oggi è ancora in piena emergenza, possa aprire al calcio e chiudere ad altro: in Lombardia oggi si parlava di una situazione ancora estremamente grave, “assolutamente da Fase 1” – ha detto il vice presidente della Regione Fabrizio Sala.
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Contributi confermati anche per aprile
Spadafora insomma mette le mani avanti: “La data che ho sempre indicato, quella del 4 maggio, è da confermare. Ma tutto dipende dalla certezza che questa riapertura sarà possibile. Ma è una data che spero di poter mantenere, ma rigorosamente ed esclusivamente per allenamenti a porte chiuse”. Un primo passo insomma… Fermo restando che il calendario ipotizzato fino a oggi, e dunque con le semifinali di Coppa Italia a fine mese, resta un’ipotesi fissata solo su un appunto.
Nulla è ancora deciso, si attende: “Le prossime settimane saranno fondamentali. Dovremo capire come evolve la situazione sanitaria e se e quando potremo riaprire le competizioni sportive di ogni livello. Vogliamo assolutamente rinnovare la misura dei bonus allo sport anche per il mese di aprile” ha concluso Spadafora dando priorità alle domande per i redditi inferiori ai 10mila euro.