Coronavirus, l’idea dagli Stati Uniti: le mascherine per i sordi

Col Coronavirus, le protezioni igieniche sono diventate fondamentali. Dagli Stati Uniti arriva un’interessantissima idea: le mascherine per i sordi

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Una studentessa americana, insieme a sua madre, ha avuto l’idea di cucire mascherine per sordi anti Coronavirus (Twitter)

Uno dei simboli legati al Coronavirus è sicuramente la mascherina protettiva. Tanto importante quanto introvabile, questa è diventata un elemento con cui l’intera umanità dovrà imparare a convivere anche una volta usciti dalla crisi. A causa del tessuto coprente, però, le mascherine possono rappresentare una grande limitazione per i sordi, soprattutto per quelli oralisti che leggono il labiale per poter comunicare.

In questo senso, una studentessa del Kentucky, negli Stati Uniti, ha lanciato una raccolta fondi su GoFoundMe per aiutarla a finanziare il suo progetto: mascherine per i sordi. L’idea della ragazza è molto semplice quanto efficace. Utilizzare normali modelli di mascherina, sostituendo però la parte di tessuto che copre la bocca con una carta trasparente, in modo da permettere ai sordi di poter leggere il labiale per comunicare.

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Mascherine per sordi: la situazione in Italia

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Le mascherine per sordi anti Coronavirus presentano un tessuto trasparente all’altezza della bocca (Twitter)

In Italia, la situazione legata alle mascherine per i sordi è quasi completamente ferma. Considerando la difficoltà di trovare quelle normali, viene ancor più difficile trovare quelle con tessuto trasparente all’altezza della bocca. Lo scorso 28 marzo un istituto per sordi di Messina ha lanciato una richiesta alle Istituzioni, che è ora al vaglio dello Sviluppo Economico. Al momento non ci sono ancora novità, ma una mossa in questo senso andrebbe presa al più preso.

Anche a Ravenna c’è stata un’iniziativa molto simile, con l’associazione Quadrifoglio che ha deciso di muoversi in questa direzione. La presidente Carla Ciotti, con una lettera aperta ha deciso di elencare tutti i problemi che una persona sorda vive in una situazione come questa. “Ci sono sordi che si recano al Pronto Soccorso e ci passano la giornata isolati dalla comunicazione” spiega la presidente: “perché ovviamente i medici devono usare la mascherina“.

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