Coronavirus: i consigli della Johns Hopkins University per difendersi

Arrivano interessanti aggiornamenti dagli esperti della Johns Hopkins University in merito agli ultimi sviluppi della pandemia da Coronavirus.

John Hopkins University
John Hopkins University (photo screenshot da Instagram)

Tra gli esperti della Johns Hopkins University che hanno condiviso le ultime importanti novità sulla situazione della pandemia, si annovera il nome della studiosa Caitlin Rivers. La videoconferenza tra gli esperti è risultata fondamentale per fornire aggiornamenti sullo sviluppo di vaccini e, in particolar modo, per offrire le migliori pratiche di allontanamento sociale.

Ciò che si sta cercando di capire è come il virus infetti le cellule. In base ai numerosi studi di laboratorio, gli esperti dell’Università hanno chiarito alcune idee errate che circolano sul Coronavirus e hanno fornito utili informazioni sul virus stesso. In base a quanto riporta il sito ufficiale della Johns Hopkins University, gli esperti ci dicono che le prove effettuate in laboratorio confermano che il virus può sopravvivere sulle superfici fino a 24 ore.

Inoltre, un’importante notizia che ci arriva dagli esperti riguarda la sanificazione delle superfici. Gli studiosi ci dicono che la vodka e lo scotch non hanno concentrazioni sufficientemente elevate di alcol per disinfettare le superfici. Questo significa che è molto più efficace utilizzare i comuni disinfettanti come l’alcol oppure la soluzione tra acqua e candeggina allo 0,1%.

Il virus, ci dicono gli esperti, viaggia attraverso le goccioline che si vanno a formare attraverso tosse e starnuti. Queste goccioline viaggiano tra i 3 e i 6 piedi (ricordiamo che 6 piedi equivalgono a circa 1,82 mt). Inoltre, gli esperti ci dicono che, sebbene alcune malattie dell’apparato respiratorio diminuiscano nei mesi più caldi, non esistono al momento prove sufficienti per indicare se il Coronavirus può diminuire la sua diffusione con l’avvicinarsi dell’estate.

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Johns Hopkins University:  le misure anti-Coronavirus

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John Hopkins University (photo screenshot da Instagram)

Al fine di ridurre il più possibile la trasmissione del virus, ecco le misure consigliate dagli esperti, misure definite “di distanziamento sociale”. Queste misure sono state progettate per limitare l’esposizione fisica ad altre persone in modo tale da poter ridurre drasticamente il tasso di trasmissione.

Innanzitutto è necessario lavarsi bene le mani. L’altra norma importante di distanziamento è quella di rimanere a casa, in particolar modo se si manifestano sintomi riconducibili alla malattia. Bisogna poi evitare il più possibile il contatto con superfici quali maniglie del carrello nei negozi di alimentari. La distanza fisica è poi fondamentale: bisogna mantenere una distanza tra i 3 e i 6 piedi (tra 1 e 2 metri) dagli altri. Per quanto riguarda le interviste effettuate via web: anche qui è importante prendere precauzioni, come ad esempio pulire le superfici del tavolo.

Sono messaggi, quelli degli esperti, rivolti a tutti, in particolar modo ai giovani, che “giocano un ruolo molto importante nella catena di trasmissione, perché possono trasmettere la malattia alla parte della popolazione più vulnerabile”, ha affermato, in merito al Coronavirus, Caitlin Rivers, assistente docente e studiosa presso la Johns Hopkins University.

Caitlin Rivers manda poi un ulteriore appello: è bene, in questo periodo, annullare gli appuntamenti medici opzionali o comunque non urgenti. Evitare il contatto diretto con gli altri e utilizzare, per far fronte a ciò, tutte le risorse on-line disponibili per interagire con gli altri. Tutti, sostiene Caitlin Rivers, abbiamo un ruolo importante in questa battaglia.

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F.A.