Una ricerca effettuata presso il Campus Bio-Medico di Roma spiega come, in Italia, il Coronavirus sarebbe entrato per ben due volte
In Italia, il Coronavirus sta avendo effetti devastanti. A livello di decessi, il nostro è il Paese con il numero più alto (anche più della Cina). Virologi e ricercatori stanno facendo diverse ricerche, in modo da capire come si sia evoluta la pandemia, da dove sia arrivata e come sconfiggerla. Secondo uno studio effettuato dal Campus Bio-Medico di Roma, l’Italia non sarebbe “l’untore d’Europa”. Anzi, secondo i risultati della ricerca il virus sarebbe entrato in territorio italiano ben due volte: la prima dalla Cina, la seconda probabilmente dalla Germania. Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal Medical Virology, dimostrerebbe quindi come il Coronavirus si sia espanso in Italia a causa di influenze esterne.
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Coronavirus in Italia, com’è avvenuta la ricerca

Uno studio effettuato dal Campus Bio-Medico di Roma dimostra come, in Italia, il virus sia entrato due volte: prima dalla Cina, poi da un Paese europeo (probabilmente dalla Germania). Ma come ci sono arrivati i ricercatori a questa conclusione? La ricerca si è basata, come spiegato sul Journal Medical Virology, sulle tecniche dell’epidemiologia molecolare. Queste tecniche, basate su grafici e statistiche matematiche, permettono di capire se gli eventi epidemici nei vari pazienti affetti da Coronavirus siano gli stessi oppure no. Nello specifico, i ricercatori hanno notato la presenza di due eventi epidemici diversi, distanziati di non molto a livello temporale. A seguito di un approfondimento di questi dati raccolti, il Campus Bio-Medico di Roma ha potuto capire come non solo l’Italia non sia “l’untore d’Europa”, ma anzi come siano stati ben due episodi ad alimentare l’espansione nel nostro territorio.
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