
Giorgia Meloni è sbarcata ieri a Sharm El-Sheik, dove si terrà la Cop27 dell’Onu sul clima. È la prima presidente del Consiglio italiana che visita l’Egitto dopo la morte di Giulio Regeni nel 2016.
Il probabile bilaterale tra Meloni e Al-Sisi
Secondo fonti egiziane di alto livello, la diplomazia del Cairo è al lavoro per organizzare un bilaterale tra la premier e il presidente Abdel Fattah al-Sisi. Quest’ultimo, dopo l’insediamento di Meloni, aveva inviato le congratulazioni, augurandosi di sviluppare presto “relazioni bilaterali”, che si sono complicate a causa dei casi Regeni e quello di Patrick Zaki.
Com’è noto, il governo italiano un anno fa si è costituito parte civile a Roma nel processo a carico degli agenti dei servizi segreti egiziani per il caso del dottorando italiano.
Gli altri incontri di Meloni
Durante il viaggio in Egitto, Meloni, accompagnata dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, potrebbe incontrare anche il premier tedesco Olaf Scholz, quello britannico Rishi Sunak e quello francese Emmanuel Macron.
Cop27: i dossier sul tavolo
Durante la plenaria di oggi pomeriggio, lunedì 7 novembre, la premier ribadirà l’impegno di Roma della riduzione dei gas serra preso dall’Ue: un taglio del 55% delle emissioni entro il 2023 e zero emissioni nette entro il 2050. Grandi assenti alla Cop27, la Cina e l’India, tra i primi Paesi per emissioni di Co2.
La polemica del Pd
In Italia, da parte delle opposizioni, non sono mancate polemiche sui diritti umani, per il fatto che la conferenza sul clima si sia tenuta proprio a Sharm El-Sheik. Per Elly Schlein (Pd) “è una vergogna che Cop27 si tenga in un Paese che viola i diritti fondamentali delle persone, Regeni prima e Zaki oggi”.