Curioso “siparietto” a Messina, dove Giuseppe Conte era impegnato nella campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le amministrative. Il capo politico dei pentastellati, alla fine del suo comizio, è stato apostrofato come “pagliaccio” da un passante mentre si accingeva a risalire nella sua auto. Conte, ben lungi dall’abbozzare e dal ripartire facendo finta di nulla, ha deciso di rimanere sul posto affrontando a muso duro il suo interlocutore. “Dimmi una posizione politica che ho cambiato. Una sola.”
Il passante lo accusava, evidentemente, di trasformismo politico. Conte ha però incalzato: “Non ci riesci? Non riesci a dirmi quale posizione politica io abbia cambiato? Allora se non ci riesci il pagliaccio sei tu“, conclude Conte indicando anche tutti gli altri presenti richiamandoli quasi come “testimoni” della vicenda. Le elezioni amministrative si terranno domenica 12 giugno a Messina come in altri 977 Comuni italiani. In contemporanea all’election day per il rinnovo delle amministrazioni e dei consigli comunali, ci sarà il voto per i 5 Referendum sulla Giustizia.
Per le amministrative sono chiamati alle urne quasi 9 milioni di italiani. Un mini test politico dunque, che coinvolgerà 26 Comuni capoluogo di provincia e, tra questi, quattro città capoluogo di Regione. Sono Genova, Palermo, Catanzaro e L’Aquila. Mentre sono 142 i Comuni con più di 15 mila abitanti. I capoluoghi di provincia chiamati al voto il 12 giugno sono Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona, Viterbo. Se nelle città con oltre 15 mila abitanti nessuno dei candidati raggiunge il 50 percento più uno dei consensi, si va al ballottaggio, che è previsto il 26 giugno.