Michael Schumacher, annuncio choc: che mazzata per i suoi fan! Un commento di Jean Todt ha spiazzato veramente tutti

La battaglia tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, per il titolo mondiale di Formula 1, riguarda da vicino anche Michael Schumacher. Tutti i tifosi del ‘Kaiser‘ sperano che l’inglese non vinca quest’anno, per non scavalcare nella classifica all time i 7 titoli conquistati dal tedesco. I due campioni sono appaiati nell’albo d’oro e detengono i principali record di questo sport. In molti disquisiscono su chi sia il più grande della storia, al di là dei numeri. Ad esempio Ayrton Senna, che di mondiali ne ha portati a casa solo 3, viene riconosciuto come uno dei talenti più fulgidi del Motorsport e, per quanto riguarda le emozioni trasmesse, forse il migliore di sempre.
Ad esprimere un giudizio su questo delicato tema, è stato anche l’attuale presidente della FIA, Jean Todt, ex direttore della Ferrari nell’epoca d’oro di Schumi. Le sue parole hanno destato scalpore, proprio riguardo il giudizio sul fenomeno di Kerpen.
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Michael Schumacher, annuncio choc: le parole di Jean Todt fanno discutere

Parlando al canale francese Canal+, Todt ha trattato un argomento piuttosto delicato.
“No. Non ho mai considerato Michael Schumacher il più grande pilota della storia perché penso che sia molto difficile da stabilire. Nel corso dei 70 anni di Formula 1 penso che ci siano stati piloti migliori in epoche diverse. Ricordiamo Fangio, era il miglior pilota del suo tempo. Così Michael era il miglior pilota del suo tempo. E oggi possiamo dire che Hamilton è il miglior pilota del suo tempo. Ma lo stesso vale anche per Jim Clark, che era il miglior pilota di quell’epoca”.
Poi proseguendo nel discorso il manager francese ha aggiunto: “Normalmente abbiamo avuto un pilota diverso che ha dominato il suo decennio. Poi si può provare a quantificarlo usando i titoli, ma nei campionati vinti da Fangio per esempio ci sono stati solo otto gran premi all’anno. Potevi cambiare la macchina durante la gara, potevi prendere quella del tuo compagno di squadra. Il sistema di punteggio era diverso. Le cose sono diverse, quindi non credo che si possano confrontare. Ma è così in ogni sport”. Qualcuno magari avrebbe preferito un occhio di riguardo speciale per il suo vecchio pupillo ai tempi della Ferrari.