Il paragone shock di Liccione: “La storia si ripete, i non vaccinati trattati come gli ebrei”

Dopo il post su Facebook in cui vengono messe sullo stesso piano le restrizioni previste dal Super Green Pass e la Shoah, il leader no vax ha proseguito la sua protesta di fronte la sede del Comune di Torino.

La foto pubblicata dal leader torinese del movimento No vax (da Facebook)

La foto con una famiglia ebrea con la stella di David, imposta nel 1941 dai nazisti accompagnata dalla scritta: “La storia si ripete cambia modalità”.

È questo il contenuto del post Facebook pubblicato oggi da Marco Liccione, leader del gruppo no vax “La variante torinese”, che ha paragonato le restrizioni previste dal Super Green Pass  per i non vaccinati alla tragedia della Shoah.

Il post prosegue con la “citazione di un ebreo ungherese”, tratta dal documentario “Gli ultimi giorni”:

“Le persone si chiedono come mai non abbiamo fatto qualcosa… Non siamo fuggiti…non ci siamo nascosti. Beh…le cose non sono successe all’improvviso…le cose sono andate molto lentamente. Ogni volta che usciva una nuova legge o una nuova restrizione…dicevamo: “Beh…solo un’altra cosa…esploderà”. Quando abbiamo dovuto indossare la stella gialla per stare fuori…abbiamo iniziato a preoccuparci. Era troppo tardi!”

A conclusione del post, l’immancabile slogan della galassia complottista: “Svegliamoci prima che sarà troppo tardi!!!!!”.

(@ Post Facebook Marco Liccione)

Alle numerose polemiche che sono seguite alla pubblicazione del post, Liccione ha risposto spiegando di non ritenere il paragone offensivo perché: “In Australia stanno già deportando le persone”.

La sua protesta poi si è spostata in Piazza Palazzo di città, di fronte al municipio del capoluogo torinese, dove ha manifestato in sit-in tenendo un cartello con su scritto: “La Costituzione italiana”, ribadendo ai cronisti presenti il concetto espresso poche ore prima nel post Facebook: “Chi ghettizza i non vaccinati è un nazista”.