Bonus 1000 euro partite Iva: a chi spetta e come richiederlo

Bonus 1000 euro partite Iva previsto tra i provvedimenti del Decreto sostegni: vediamo insieme  a chi spetta e come richiederlo

Arriva un po’ di ossigeno da parte del governo per quei lavoratori che fino ad oggi hanno visto poco o nulla a livello di rimborsi. Tra gli ultimi emendamenti al Decreto sostegni voluto dal governo Draghi ci sono anche die novità importanti per le partite Iva sotto forma di aiuti economici.

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(Pixabay)

In particolare un bonus fino a un massimo di 1.000 euro, destinato espressamente a tutti quei soggetti che in precedenza erano stati esclusi dai contributi a fondo perduto. Non è ancora chiaro quando sarà possibile inoltrare la domanda, perché le modalità di attuazione saranno concretizzate  in un decreto attuativo del ministero dell’Economia. Ma intanto possiamo cominciare a vedere chi è interessato.

Una misura per la quale sono stati stanziati circa 20 milioni di euro a coprire il 2021. Il bonus può essere richiesto da chi ha aperto la sua partita Iva tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018. Questo soggetti dovranno dimostrare di avere un’attività d’impresa avviata nel corso del 2019 e registrata alla Camera di Commercio. E non devono avere già usufruito di contributi a fondo perduto previsti dal Decreto sostegni.

Infine per loro i ricavi totali non devono essere superiori a 10 milioni di euro. Il sostegno potrà essere riscosso o come bonifico direttamente sul proprio conto corrente oppure sotto forma di credito d’imposta.

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Bonus partite Iva, arriva anche quello per le Start Up: ecco come funziona

Ma non è tutto, perché sta per arrivare anche un altro contributo importante destinato alle partite Iva. Sarà sempre pari a 1.000 euro, ma destinato a tutte le Start up che hanno aperto la partita Iva nel corso del 2018, avviato poi la loro attività soltanto durante il 2019.

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(Getty Images)

Gli importi potranno essere richiesti dai soggetti che non hanno diritto al contributo a fondo perduto tradizionale perché non possono dimostrare un calo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi almeno pari al 30% confrontando il 2019 e 2020. Ma dovranno anche dimostrare di aver avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nell’anno 2019.