Coronavirus, il governo pensa a un possibile lockdown nazionale per Natale per evitare una terza ondata di contagi.
Delle nuove misure restrittive sono indispensabili, in un momento così delicato come la vacanze di Natale, per evitare una terza ondata di contagi nel 2021. Questa l’opinione del Ministro della Salute Roberto Speranza che commentando il bollettino giornaliero sui casi di coronavirus nel paese ha aggiunti che si tratta di “numeri ancora molto significativi. E’ vero che nelle ultime settimane c’è stata una lieve flessione, dovuta alle misure adottate. Però la battaglia non è assolutamente vinta e ci vuole ancora tantissima cautela. Ci vuol poco a tornare indietro e a vanificare gli sforzi fatti nelle ultime settimane”. Adesso dunque il governo, avvalendosi della consulenza del Comitato Tecnico Scientifico, sta predisponendo dei nuovi divieti.
Leggi anche: Covid, Zampa: “L’Italia è un malato che esce e si ammala nuovamente”
Coronavirus, lockdown a Natale? Le dichiarazioni del premier Conte

E come ha spiegato lo stesso premier Conte durante un’intervista concessa alla Stampa, la priorità per il suo esecutivo, è quella di “scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane”. Conte ha poi ribadito come il meccanismo di classificazione in zone del territorio abbia portato i risultati sperati, riuscendo anche ad evitare un nuovo lockdown nazionale. E per quanto sottolinei come il numero dei decessi continui a restare alto, la curva epidemiologica sta scendendo e per questo è importante non abbassare la guardia adesso.
Da quanto si apprende da alcune fonti, nel corso della riunione con il governo, gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico hanno espresso la loro preoccupazione sulle festività che stanno per arrivare e chiesto al premier di non allentare per nessun motivo le misure restrittive.
Leggi anche: Covid, Toti: “Lockdown a Natale? È una proposta surreale”
Anche perché i risultati nefasti di questa scelta, sarebbero a loro parere già visibili a partire dal 7 Gennaio. E prende sempre più piedi dunque l’ipotesi di classificare per intero il territorio nazionale come zona rossa nei giorni più critici di questa festività.