Speranza: “Zone rosse, vaccino, lockdown: ecco come la penso”

Il ministro Speranza ha fatto ancora una volta il punto sulla situazione contagi in Italia invitando alla prudenza in attesa dei nuovi dati

Ospedali Italia
Speranza: “Zone rosse, vaccino, lockdown, come la penso” (Getty Images)

Prudenza, è la parola più utilizzata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, fin da quando è cominciata la pandemia da Covid-19 in Italia. Lo ha ribadito anche questa sera ospite a ‘Che tempo che fa’ analizzando l’attuale situaizone nel nostro Paese.

Nessuna apertura e nemmeno riduzione delle zone rosse, non è ancora il momento. Speranza ricorda i dati del bollettino di oggi, 22 novembre, che riportano quasi 600 morti e un numeri di casi in Italia ancora notevole. A fronte di questo però c’è un indice Rt dei contagi che finalmente sta scendendo e accende una luce di asperanza sul futuro.

Il ministro Roberto Speranza (Getty Images)

Serve tempo però, perché la stretta è arrivata solo nelle ultime due settimane e nessuno degli esperti è convinto di poter mollare la presa: “Dovremo valutare con attenzione i numeri dei prossimi giorni. Ritengo comprensibile che un territorio voglia uscire dalla zona rossa ma ci vuole prudenza. Le misure stanno dando i primi risultati, ora abbiamo bisogno di discutere con gli scienziati ed i tecnici”.

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Il ministero sta lavorando di concerto con i governatori regionali anche per eventuali aperture nel periodo di Natale, per ora però non è in programma. Se tutte le regioni passeranno in zona gialla, da qui al 25 docembre, saranno possibili spostamenti. Oggi non è così e quindi non è nemmeno possibile pianificare le vacanze.

vaccino covid-19
Vaccino non onbb,ligatori, se ne parla (Getty Images)

Soprattutto perché gli ospedali sono ancora sotto una pressione terribile. L’unico motivo per cui in Italia non è ancora scattato il lockdown nazionale è che rispetto alla scorsa primavera siamo più attrezzati, ci sono più posti letto. Questo però nopn significa sottovalutare l’attuale siruazione in Italia.

La soluzione potrebbe arrivare dal vaccino che pare in dirittura d’arrivo. Il piano del governo è chiaro: “Credo che con una campagna vera possiamo provare a raggiungere l’immunità di gregge senza partire dalla obbligatorietà ma è una valutazione che faremo nel corso dei mesi. Lo valuteremo in corso d’opera”. Quindi nessun obbligol di vaccinarsi, almeno per ora, in attesa di capire come evolverà la situazione.