Coronavirus, il capo gastroenterologia del Gemelli: “Attacca l’intestino”

Antonio Gasbarrini, capo del reparto di gastroenterologia dell’ospedale Gemelli di Roma, ha spiegato che il coronavirus può attaccare anche l’intestino

regolarità intestinale

“In un caso su tre il coronavirus attacca l’intestino e può rimanervi fino a 10-12 settimane successive all’infezione”. Questo è quanto spiegato da Antonio Gasbarrini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Gastroenterologia al Policlinico Gemelli di Roma. “L’intestino è la sede del sistema immunitario – prosegue – e vi sono persone che dopo 2-3 mesi dalla guarigione, continuano a presentare disturbi gastrointestinali. A quel punto si sviluppa una specie di intestino irritabile”.

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Cosa fare se si sviluppa una diarrea da coronavirus

“Il nostro apparato digerente è ricco di batteri che risiedono nel microbiota intestinale. Quando arriva il virus danneggia sia il microbiota sia la barriera intestinale, cioè dove arriva il cibo”. Potrebbe, a causa dei danni del Covid-19, svilupparsi una diarrea. In quel caso “è necessario fare una dieta leggera, eliminando gli alcolici e i cibi grassi e prediligendo cibi ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali”. I pazienti in queste situazioni hanno paura e ciò “li rende più fragili. Per questo motivo noi medici dobbiamo stargli vicino, non trascurare l’aspetto umano”.

Ricordiamo che i principali sintomi del Covid-19, in genere, riguardano la perdita di olfatto e gusto, oltre ad uno stato influenzale, catarro e dolori sparsi alle ossa.

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