Luca Zaia si riconferma governatore della Regione Veneto con un maggioranza bulgara di oltre il 76%, l’avversario Arturo Lorenzoni del Pd arriva solo al 16,44%.
Una vittoria schiacciante quella di Luca Zaia, che con il 76,05% dei voti si riconferma alla presidenza della regione. Oltre alla magra figura del Pd, anche il Movimento 5 Stelle riesce a raccogliere con Enrico Cappelletti soltanto il 3,13% dei voti.
Luca Zaia vince quindi una tornata elettorale che ampiamente prevedibile nel Veneto. Zaia ha gestito la pandemia di Coronavirus nella sua regione con una strategia che è riuscita a contenere i contagi. Per questo, i sondaggi l’hanno visto sempre nettamente avanti a tutti gli sfidanti. All’uscita degli exit poll la conferma della sua vittoria, con un dato assolutamente di primo piano: la Lega raccoglie solo il 15,8% dei voti, mentre è la lista Zaia che ha preso oltre il 41,2% delle preferenze.
Ora si apre la partita all’interno della Lega, la leadership del partito potrebbe essere messa in discussione dal successo schiacciante di Luca Zaia. Sono in molti a vedere nel governatore del Veneto il più grande sfidante per Matteo Salvini quale segretario nazionale del movimento sovranista. Già nei mesi scorsi e sul referendum, il Carroccio era apparso diviso e non più coeso. Ora, potrebbero essere in molti a caldeggiare per un cambio ai vertici.
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Affluenza alta nonostante la pandemia
Il governatore Zaia è stato per tutto il giorno nella sede della Lega Veneta a Treviso, dove ha appreso della sua riconferma. Sulla candidatura dell’avversario Arturo Lorenzoni del Partito Democratico ha pesato molto la sua positività al Covid19, scoperta all’inizio della campagna elettorale.
Alle urne in Veneto si è recato il 61,20% degli elettori, questo nonostante in Veneto si registrino ancora moltissimi casi di Coronavirus.