Coronavirus, Conte a El Pais: “Fase più acuta, siamo vicini al picco”

Torna a parlare dell’emergenza Coronavirus il premier Conte. Ai microfoni di El Pais, il Presidente del Consiglio afferma che il paese è vicino al picco.

Coronavirus Conte
Il Presidente del Consiglio Conte spiega la situazione a El Pais (via Gettyimages)

Questa mattina il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rilasciato un’intervista ai giornalisti di El Pais, quotidiano spagnolo. Il premier è tornato a parlare dell’emergenza Coronavirus facendo il punto sull’Italia.

Giuseppe Conte ha così rilasciato alcune importanti dichiarazioni al giornale spagnolo,a ffermando che il Paese è nella fase più acuta dell’emergenza. Per il premier è ancora difficile fare previsioni, ma c’è ottimismo. Infatti Conte ha dichiarato: “E’ difficile fare previsioni. Gli esperti sono ancora cauti, ma è ragionevole pensare che siamo vicini al picco. Sabato abbiamo superato le 10mila vittime e questo ci fa molto male e dovrebbe allertare la comunità internazionale“.

Successivamente il premier si è pronunciato sulle riaperture ammettendo che saranno proporzionali così come è stato per le restrizioni. Infine sulla domanda sulla serrata delle attività commerciali, il Presidente del Consiglio ha affermato che la chiusura dell’economia è stata l’ultima delle decisioni prese e non potrà prolungarsi troppo.

Coronavirus, Conte chiede un piano europeo per ripresa e reinvestimento

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Giuseppe Conte chiede l’intervento dell’UE per uscire dalla crisi (Getty Images)

Nella sua lunga intervista ad El Pais, Conte ha affermato che servirebbe un aiuto concreto all’Unione Europea. Per il Premier Italiano servirebbe un piano europeo di ripresa e reinvestimento, un modo per sostenere l’intera economia europea.

Conte ha affermato che il vero problema non è uscire dalla crisi, ma uscirne al più presto, con il tempismo come chiave per svincolarsi dalla massima urgenza. A riguardo il Presidente del Consiglio ha dichiarato: “Non penso a uno strumento particolare, possiamo ricorrere a un’ampia varietà. Ma è tempo di introdurre uno strumento di debito europeo comune che ci consenta di superare questa guerra il più presto possibile e rilanciare l’economia“.

Giuseppe Conte ha poi concluso affermando che in mancanza di supporto dell’UE, potrebbero acquistare popolarità nazionalismi che porterebbero allo sfaldamento dell’Unione. Conte così lavora per un Unione Europea più sociale, concludendo la sua intervista con un avvertimento: “Il numero di disoccupati che si avrà dopo questo tsunami sarà molto alto. Dobbiamo poter avvivare a capo di una ricostruzione prima che cio’ avvenga“.

L.P.

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