Coronavirus minaccia la Formula 1 e il regolare avvio del Mondiale. Ma a rischiare più di tutti sono Ferrari e Alfa Romeo, ecco perchè.
Il Coronavirus minaccia il mondo dello sport e in particolare la Formula 1. A causa sua è già saltato il GP di Cina che forse sarà recuperato verso fine stagione. Ma in realtà è in dubbio tutta la prima parte del calendario che dovrebbe partire il 15 marzo in Australia e proseguire in Vietnam e Bahrain.
Tutto in forse per colpa degli organizzatori. In Australia infatti nelle prossime ore potrebbe essere deciso il blocco totale degli arrivi da Paesi in cui sono starti registrati casi di Coronavirus, come l’Italia. Una decisione che il governo del Vietnam ha già preso questa mattina. Questo significa di fatto che tutti i nostri connazionali nelle prossime settimane non potranno entrare.
Peccato però che il personale della Ferrari sia quasi totalmente italiano. E molte altre scuderie, come Alpha Tauri (ex Toro Rosso), Alfa Romeo (compreso Antonio Giovinazzi), ma anche Mercedes, Red Bull e Haas hanno membri italiani. Così come italiani sono quelli della Pirelli e parte di Liberty Media, la società che organuizza il mondiale. Senza un permesso speciale, quindi, il Mondiale di Formula 1 di fatto non può partire.
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Formula 1, al Montmelò vola Kubica Vettel e Binotto parlano di rinnovo

Oggi intanto al Montmelò sono ripresi i test. Davanti, non senza sorpresa, Robert Kubica con l’Alfa Romeo con il tempo di 1’16″942 realizzato al mattino con le gomme supersoft. Dietro di lui Max Verstappen (Red Bull) e Sergio Perez (Racing Point). Decimo tempo per Sebastian Vettel mentre Charles Leclerc al pomeriggio è stato tredicesimo.
Vettel ha parlato soprattutto del rinnovo: “Il contratto? Al momento giusto ne parleremo. La priorità al momento è la macchina e gradirei non dover più rispondere sull’argomento. Adoro guidare, sono qui per vincere il campionato. La determinazione mia e del team c’è tutta. La SF 1000 è decisamente migliorata in curva soprattutto nelle curve veloci. Però al momento non possiamo dire dove siamo, c’è un sacco di lavoro da fare“.
L’argomento rinnovo non è caro nemmeno a Mattia Binotto: “Siamo tutti consapevoli che il tuo contratto terminerà quest’anno, ma presto inizieremo a parlare con più calma. La cosa più importante è la condivisione del progetto e la nostra visione a lungo termine. Sono sicuro che arriveremo molto presto a un accordo”. Intabnto ci sono ancora due giorni di test prima di impacchettare tutto e pensare alla prima trasferta dell’anno. Sempre che in Australia sia possibile correre per tutti, anche perché al momento nessuno ha la certezza che il 13 marzo per la prima volta le macchine saranno in pista ad Adelaide.