Terremoto Albania, la struggente scoperta dei Vigili del Fuoco italiani

Il bilancio delle vittime del terremoto continua a salire. Commuove quanto scoperto dai nostri Vigili del Fuoco. 

Terremoto Albania, proseguono le scosse
Terremoto Albania, Vigili del Fuoco impegnati nei soccorsi (Foto Getty)

Non si placa lo sciame sismico che sta flagellando l’Albania dallo scorso martedì. Il territorio nei pressi di Durazzo, seconda città più importante del paese, è flagellato da una serie di scosse di assestamento molto potenti, seguite, alla prima distruttiva del 6.5 grado della scala Richter. Al momento le vittime accertate sono 49, un bilancio non ancora definitivo.

Sembra di rivivere, seppur a distanza, il dramma vissuto in Italia con i terremoti de L’Aquila e di Amatrice. Morti, distruzioni, macerie e dolore mentre le squadre dei soccorsi sono impegnate, giorno e notte, sui luoghi del disastro e continuano a scavare alla ricerca di possibili dispersi.

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Terremoto Albania, un'immagine del disastro
Terremoto Albania, un’immagine del disastro (Getty)

Terremoto Albania, i Vigili del Fuoco tra le macerie di Durazzo

Impegnati nelle operazioni di soccorso anche 175 Vigili del Fuoco, arrivati a Durazzo per aiutare i colleghi albanesi. Sono stati proprio i nostri pompieri a rinvenire tra le macerie di una palazzina, i corpi senza vita di una madre, abbracciata a letto, insieme ai suoi figli, due gemelli di un anno e mezzo e l’altro, più grande, di sette.

La notizia è stata resa nota all’agenzia AGI da Luca Cari, responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco, il quale ha precisato come le condizioni del palazzo, crollato con la prima scossa di martedì, fossero subito apparse drammatiche, con i solai crollati uno sopra l’altro, condizione questa che affievoliva, di fatto, le speranze di ritrovare sopravvissuti all’interno.

Oltre alle operazioni di ricerca dei superstiti, i vigili del fuoco italiani saranno impegnati sui luoghi del terremoto anche nella messa in sicurezza e nella bonifica degli edifici pericolanti, suscettibili di ulteriori possibili crolli con il protrarsi delle scosse sismiche.

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