
La riforma fiscale 2023 che arriverà domani in Consiglio dei ministri ha lo scopo di rivedere tutto il sistema delle tasse attualmente in vigore. L’obiettivo ultimo è la Flat tax per tutti, come l’attuale governo Meloni ha più volte promesso non solo in campagna elettorale.
Se nella Legge di bilancio 2023 non è stato possibile allargare il provvedimento a causa dei pochi fondi, tra le novità ora spicca la tassa piatta per i lavoratori dipendenti che verrà applicata in caso di incremento del reddito.
Si tratta della cosiddetta Flat tax incrementale, che è parte di una riforma più ampia richiesta anche da Bruxelles. Per capire come potrebbe funzionare, è possibile rifarsi alla tassa piatta sugli aumenti di reddito per le Partite Iva che non applicano il regime forfettario, prevista nella Manovra 2023.
Questa si applica quando nel 2023 si registra un aumento di reddito d’impresa e di lavoro autonomo rispetto al triennio 2020-2022. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è pari al 15%. Il limite massimo degli incrementi è pari a 40mila euro. E non viene considerata la variazione del 5%.
Riforma fiscale: cosa c’è nella legge delega
Come scrive il Corriere della Sera, nella bozza del testo della legge delega al Governo per la riforma fiscale, non è menzionato il passaggio da 4 a 3 scaglioni dell’Irpef. Al suo posto si parla invece di una “transizione del sistema verso l’aliquota impositiva unica”, che sembra essere una Flat tax sui redditi personali come obiettivo.
Le deduzioni per i lavoratori dipendenti
Nella bozza si parla poi della “possibilità di consentire la deduzione dal reddito di lavoro dipendente e assimilato, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione dello stesso”, come scrive il Corriere della Sera. In poche parole, i lavori dipendenti avrebbero la possibilità di dedurre dal loro imponibile Irpef il costo dei trasporti pubblici o privati per recarsi al lavoro. Nei redditi su sui si possono applicare detrazioni, deduzioni o altri benefici, ci sono anche quelli “assoggettati ad imposte sostitutive”.