
Papa Francesco non pensa di dimettersi, ma “una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose, la mancanza di chiarezza, di saper valutare le situazioni”, potrebbe convincerlo a farlo. E “anche il problema fisico, può darsi. Su questo domando sempre e seguo i consigli. Come vanno le cose? Ti sembra che devo… chiedo alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua, va bene. Ma per favore: gridare a tempo”.
Sono le parole del Santo Padre in un’intervista a Rsi, tv svizzera in lingua italiana, che andrà in onda domenica ed è stata anticipata dal Corriere della Sera, Repubblica e La Stampa.
“Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. Papa Francesco ha raccontato: “mi vergognavo un po’” della carrozzina.
Papa Francesco: “La guerra in Ucraina è mondiale”
Nell’intervista il Pontefice ha parlato anche della guerra in Ucraina: “È una guerra mondiale. È cominciata a pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Le grandi potenze sono tutte invischiate. Il campo di battaglia è l’Ucraina, lì lottano tutti. Questo fa pensare all’industria delle armi”.
“Putin sa che sono a disposizione”
Papa Francesco ha ribadito la sua disponibilità a parlare con Putin: “Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare. Mi scrisse Lavrov dicendo grazie, ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell’impero russo, ma degli imperi delle altre parti. Proprio dell’impero è mettere al secondo posto le nazioni”.