
Continua la polemica sulle parole del ministro Piantedosi. La neosegretaria del Pd Elly Schlein ha invocato le sue dimissioni, mentre vanno avanti le indagini per ricostruire la tragedia dei giorni scorsi nel Crotonese, nella quale hanno perso la vita 67 migranti Ne abbiamo parlato con il senatore Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia.
Quali sono gli aggiornamenti da Cutro?
“Sappiamo tutti che i morti finora sono 67. Purtroppo potrebbero essercene altri, considerando che ci sono le mareggiate e non si può lavorare come i soccorritori vorrebbero. I soccorsi sono attivi 24 ore su 24, l’amministrazione comunale di Cutro e anche quelle vicine stanno dando un grande sostegno, c’è mobilitazione da parte del presidente della Regione Calabria. Vigili del fuoco, protezione civile, le associazioni, stanno dando il loro contributo per cercare di capire almeno quante persone erano. Si parla di circa 200 persone: c’è il rischio che quelli che non sono ancora stati trovati, purtroppo siano vittime”;
Quella del Crotonese è una rotta scelta di frequente?
“A Crotone si arriva partendo dalla Turchia e, andando dritto, costeggiando la Grecia, fino a raggiungere la parte bassa dello Ionio. Nel recente passato ci sono capitati altri sbarchi anche più su di Crotone, nei primi paesi del Cosentino. La zona di trova di fronte alla Grecia”;
Le indagini della magistratura si stanno concentrando sugli scafisti e c’è polemica sui soccorsi. Si chiedono chiarimenti, e sono arrivati dalla Guardia Costiera e dal ministro Piantedosi.
“Intanto sono convinto che la magistratura farà bene il suo lavoro. Se gli scafisti fossero effettivamente quelli individuati, sarebbe opportuno capire se dietro di loro ci sia un’organizzazione. Abbiamo sempre sostenuto che per evitare queste tragedie bisogna fermare la possibilità di imbarcarsi, quindi vanno bloccati nei Paesi di partenza. E non perché non li vogliamo in Italia, ma perché così facendo si evitano le tragedie. Una traversata del genere, in un periodo come questo, comporta rischi al 100%”;
Le opposizioni hanno chiesto le dimissioni del ministro Piantedosi per le parole dei giorni scorsi.
“Sono polemiche sterili e strumentali. Di fronte a una tragedia del genere, dovremmo studiare una soluzione tutti insieme: destra, sinistra, centro, associazioni, chiesa. E non additare qualcuno solo perché c’è un’interpretazione errata. Tutti noi diciamo che per cercare di arginare il problema e bloccare gli imbarchi, bisogna andare ad aiutarli lì. Stiamo portando avanti progetti con i Paesi africani per formare personale e dar loro la possibilità di creare lavoro. Ciò significa aiutarli a stare bene nella loro terra. Gli italiani sono un popolo di migranti, ma quando c’è stata la possibilità di lavorare nella propria terra non è partito più nessuno. E questo è quello che vorremmo fare in Africa”;
Il cosiddetto piano Marshall per l’Africa?
“Certo”;
Il governo è accusato di mancare di umanità…
“Se volessimo essere polemici e strumentali con questa opposizione, basterebbe chiedergli cosa hanno fatto per dodici anni, visto che hanno governato loro. Noi ci siamo solo da tre mesi, abbiamo le idee chiare su cosa fare e ci siamo già avviati a farlo. Abbiamo approvato il decreto flussi. Anche lì, strumentalmente, hanno detto che non siamo propensi a salvare vite umane, e non è vero. Noi abbiamo detto chiaramente che le navi delle ong non possono sostare in acqua in attesa che qualcuno chieda soccorso. Abbiamo detto che se ci sono imbarcazioni che hanno necessità di salvataggio è opportuno intervenire. Ma non ha senso far stazionare una nave taxi in attesa che arrivino. Questo non significa non prestare soccorso”.