
“Mio marito” Nicholas Sarkozy “ama la musica e guarda Sanremo”. Chiara Ferragni? “La adoro, ha messo i puntini sulle i…”. Un primo ministro donna può servire “perché i simboli sono importanti.” Carla Bruni, top model, cantante, attrice, moglie dell’ex presidente francese, parla di Sanremo e di altri temi in un’intervista al Corriere della Sera. L’ex première dame si è esibita, durante la serata dei duetti, con Colapesce e Di Martino sulle note di “Azzurro”. Non una novità, il palco dell’Ariston, per Carla Bruni. È il terzo Sanremo cui la top model partecipa. Lasciando sempre un segno indelebile.
Nell’intervista, Carla Bruni ricorda di come “in famiglia, da bambina, si guardava la finale.” E di come “anche mio marito ami la musica. Guarda Sanremo. Ne ha capito il valore per noi italiani. Ama l’Italia e quasi quasi parla la nostra lingua.” Un’edizione, questa del 2023, che ha subito fatto parlare di sé per il monologo di Chiara Ferragni durante la prima serata: “Adoro Chiara – dice Bruni – ha messi i punti sulle i: ci sono ancora riflessi arcaici sulle donne e sulla loro libertà. La libertà delle donne fa paura agli uomini e alla società. Ben venga un vestito che porti un messaggio che non sia solo immagine e bellezza. Chiara fa foto in lingerie e le arrivano giudizi senza senso sui social. Purtroppo, nei social c’è l’egemonia dell’anonimato che non è democrazia ma perversione. Il cammino è lungo ma questo è un passo in più.”
E proprio riguardo donne e libertà, alla domanda se un primo ministro donna possa servire Bruni risponde: “I simboli sono importanti. Sempre. Mio marito fece un governo con persone che venivano dalla diversità: Rachida Dati, donna e di origini marocchine, fu ministro della Giustizia. Questo non cambiò pregiudizi ed esclusioni, ma fu una porta aperta per milioni di ragazze magrebine.” E Giorgia Meloni: “Non sono di destra. Anzi, se fossi militante sarei più al centro.” “Le sfide più challenging sono state quando mio marito era Presidente – prosegue Bruni nell’intervista al quotidiano – ero in un altro mondo. La politica, una sfera brutale e aggressiva. A sfilate e concerti sentivo aspettative nel cuore, ma erano personali, non includevano un Paese. In realtà le confesso che non sentivo nemmeno quelle aspettative istituzionali perché ero innamorata e ballavo tutto il tempo: incrociavo sguardi corrucciati e non capivo.”