
Terremoto in Siria e Turchia: la paura potrebbe non fermarsi qui. Gli esperti lanciano l’allarme su quanto sta avvenendo nel sottosuolo turco, che potrebbe scatenare un sisma ancor più devastante con epicentro a Istanbul. Lo chiamano il Big one, lo stesso nome dato al terremoto in California.
Anche nel caso della Turchia gli scienziati ritengono che “può succedere domani o tra cinquant’anni”, come spiega Michel Van Camp, capo dell’osservatorio reale del Belgio. Se dovesse avvenire presto, il Paese potrebbe non essere preparato.
Le critiche in questi giorni arrivano nei confronti delle costruzioni edilizie, che non rispetterebbero le regole antisismiche. E la Turchia è una delle zone sismiche più attive al mondo, perché come spiega Van Camp su Le Soir, “si trova al confine tra diverse placche tettoniche”.
“C’è una placca araba del Sud, quella eurasiatica del Nord e quella anatolica nel mezzo. La stragrande maggioranza della Turchia si trova nella placca anatolica, che può essere paragonata a un seme di melone infilato tra due dita. Un dito sarebbe la placca araba, l’altro quella euroasiatica. Questo seme tende a scivolare verso ovest, quindi verso la Grecia. Ciò rende tutta questa piccola area sismicamente molto attiva, con la placca anatolica orientale che delimita parte della Turchia meridionale e che ha vibrato lunedì”.
La catastrofe di lunedì è avvenuta perché in quella zona non c’era distensione da un secolo. Lo stesso sta accadendo a Istanbul. Per questo gli esperti ritengono che avverrà il Big one.
Terremoto Turchia: il rischio sismico
Nel 2020 le autorità hanno pubblicato un rapporto in cui segnalano che il 70% della popolazione vive in una zona sismica, mentre il 66% del territorio è su faglie attive. Negli ultimi 120 anni in Turchia sono stati registrati 18 terremoti di magnitudo 7 o superiore. Con questi dati, il Big one arriverà entro 30 anni.
Terremoto Turchia, Istanbul non è pronta per il Big one
Attualmente Istanbul conta circa 16 milioni di abitanti, quasi 1,2 milioni di edifici e 376mila di questi sono costruiti tra il 2000 e il 2019. Se in città dovesse avvenire un terremoto di magnitudo 7.5 spiega il rapporto, 48mila edifici verrebbero distrutti o gravemente danneggiati. Altri 194mila danneggiati in modo moderato e il 30% sarebbe bloccato. Secondo un sondaggio del 2018, il 46% dei residenti di Istanbul afferma di non aver adottato misure preventive contro i terremoti.