
Il documento sul caso Cospito di cui ha parlato il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli alla Camera non sarebbe coperto da segreto. Lo ha riferito il ministro della Giustizia Carlo Nordio: “La natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”, ha dichiarato il Guardasigilli in una nota, aggiungendo di aver concluso “rapidamente la ricostruzione dei fatti richiesta dopo il dibattito parlamentare del 31 gennaio 2023″.
“La comparazione tra le dichiarazioni rilasciate dall’onorevole Giovanni Donzelli e la documentazioni in atti disvela che l’affermazione testuale dell’onorevole – dai documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia – è da riferirsi ad una scheda di sintesi del Nic (Nucleo investigativo centrale) non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda”.
Sul contenuto dei colloqui tra Cospito ed altri riferiti da Donzelli, Nordio scrive che “non sono stati oggetto di un’attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”.
“Tutta la documentazione idonea a spiegare queste conclusioni sarà illustrata in dettaglio, quando le Camere riterranno opportuno”, conclude il Guardasigilli Nordio.
Donzelli: oggi la formazione del giurì d’onore
Almeno da questo punto di vista la vicenda sembra rientrare, ma in Parlamento sono in corso i lavori per la definizione del gran giurì, che avrà il compito di esaminare il caso Donzelli, come chiesto dal Pd.
I componenti del giurì d’onore potrebbero essere 3 o 5 e la presidenza non sarà né della parte lesa che quella che lede. Quindi né Fratelli d’Italia né il Pd avranno l’incarico. Il presidente sarà quindi uno dei vicepresidenti della Camera. La composizione deve rispettare gli equilibri tra maggioranza e opposizione e avere un limite di tempo per terminare i lavori.
Il caso è finito anche in Procura, dopo un esposto del deputato Angelo Bonelli di Europa Verde.