Giorno della Memoria, Mattarella: “Mai più un mondo dominato da razzismo, guerra e aggressioni”

Le parole dei leader italiani ed europei in occasione del giorno dedicato al ricordo dello sterminio degli ebrei.

Celebrazioni al Quirinale nel Giorno della Memoria - Foto di Twitter/Quirinale
Celebrazioni al Quirinale nel Giorno della Memoria – Foto di Twitter/Quirinale

Ogni anno, il Giorno della Memoria, istituito con legge del 2000, ci sollecita a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso, il Novecento, definito da alcuni storici, non senza ragione, come “secolo degli stermini”. Lo facciamo, sempre, con l’animo colmo di angoscia e riprovazione. Gli anni che sono passati da quegli eventi luttuosi, infatti, non attenuano il senso di sconforto, di vuoto esistenziale, di pena sconfinata per le vittime innocenti che si prova di fronte alla mostruosità del sistema di sterminio di massa – degli ebrei e di altri gruppi considerati indegni di vivere – pianificato e organizzato dal nazismo hitleriano e dai suoi complici in Europa”. Queste le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione del Giorno della Memoria, che cade oggi, 27 gennaio 2023.

È fondamentale mettere in luce come la persecuzione razziale poggiasse su un complesso sistema di leggi e provvedimenti, concepiti da giuristi compiacenti, in spregio alla concezione del diritto, che nasce – come sappiamo – dalla necessità di proteggere la persona dall’arbitrio del potere e dalla prevaricazione della forza.  La Shoah, infatti, ossia la messa in pratica di una volontà di cancellare dalla faccia della terra persone e gruppi ritenuti inferiori, è stato un lento e inesorabile processo, una lunga catena con molti anelli e altrettante responsabilità. La scelta nazista, con le famigerate leggi di Norimberga, e quella fascista – che la seguì omologandovisi – di creare una gerarchia umana fondata sul mito della razza e del sangue fornì i presupposti per la persecuzione e il successivo sterminio“.

Poi, un ricordo al fascismo: “Il regime fascista nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo. È di grande significato che la Costituzione volle sancire, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione “senza distinzione di razza”. Taluno ha opinato che possa apparire una involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più”.

Il Capo dello Stato ha ricordato che il mondo deve impegnarsi affinché questo orrore non si verifichi mai più: “Un impegno oggi ci unisce e ci interpella. Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all’intolleranza, al fanatismo“.

Le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa

Il Senato è stato e sarà sempre in prima linea per diffondere il profondo significato del Giorno della Memoria. Sarà interprete, messaggero, promotore di iniziative, perché respingere ogni forma di odio, di razzismo, antisemitismo, antisionismo è e deve essere una priorità. Tutti abbiamo il dovere di non dimenticare e di far conoscere alle generazioni più giovani il dramma e le atrocità vissute dagli ebrei, a partire dall’infamia delle leggi razziali, affinché simili tragedie non possano più ripetersi. Il mio auspicio è che una ricorrenza cosi importante come quella che oggi celebriamo, possa entrare nella quotidianità, nelle scuole, nel cuore dei giovani e che ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria“. Questo il messaggio del presidente del Senato Ignazio La Russa.

Giorno della Memoria, il tweet di Lorenzo Fontana

Ricordiamo una delle pagine più buie e dolorose della storia. Per non dimenticare mai gli orrori del nazifascismo“. Le parole del presidente della Camera Lorenzo Fontana su Twitter con una foto dell’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz.

Il pensiero della premier

La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile“. Queste invece, le parole della premier Giorgia Meloni, in un messaggio.

Il cancelliere tedesco Scholz

La sofferenza di 6 milioni di ebrei innocenti uccisi, resterà indimenticata, proprio come la sofferenza dei sopravvissuti. Per garantire che il nostro “mai più” duri in futuro, ricordiamo la nostra responsabilità storica nel Giorno della Memoria, dell’Olocausto. Noi ricordiamo”. Il tweet del cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Giorno della Memoria: le parole di von der Leyen

Ricorderemo sempre i milioni di vittime assassinate durante l’Olocausto. Ma il ricordo non è fine a se stesso. Dobbiamo fare un ulteriore passo in avanti. Combattiamo l’antisemitismo che oggi è in aumento. E facciamo prosperare la vita ebraica in una società europea aperta ed equa”, twitta la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.